CRONACHE DI ASURA : IL LIBRO

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  CRONACHE DI ASURA : PARTE PRIMA

      “O gloriose stelle, o lume pregno Di gran virtù, dal qual io riconosco Tutto, qual che si sia, il mio ingegno”

§1. Dove si  descrive una piccola scuola ideale.

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IMG_0001Lorraine in t-shirt bianca e gonna blu, respirava gioiosamente nell’aria frizzante del mattino, inerpicandosi per il sentiero che conduceva alla piccola scuola di montagna cui il provveditorato l’aveva destinata. Da qualche mese, senza alcuno sforzo, si era inserita nella sua routine di insegnante di scienze matematiche e ogni giorno godeva del lasciare la città offuscata dallo smog per emergere dopo pochi minuti d’ auto nella luce dello splendente paesaggio alpino. Anche se costretta ad alzarsi presto rispetto alle colleghe che avevano ottenuto “sotto casa” il posto di lavoro, Lorraine riteneva un privilegio la quotidiana immersione in quel borgo incontaminato, costituito unicamente di casette dai muri inclinati e dai balconi di legno, addossate le une alle altre intorno a una chiesa con tre gradini svettante solitaria nel punto più alto. Nel fascino del luogo anche taluni disturbi nervosi di Lorraine parevano essersi risolti. Solo le mani le erano rimaste gonfie, con le vene in evidenza, quasi a ricordarle il lungo periodo in cui lo stress le aveva dilatato polsi e caviglie. Ma da quando aveva avuto la nomina erano quasi scomparsi i mal di testa e i lievi momenti d’assenza, in cui non riconosceva luoghi ben noti e neppure le stanze della propia abitazione. E più ancora di questo miglioramento delle sue condizioni ciò che attraeva Lorraine nel nuovo incarico era il fatto che le classi fossero poco numerose e i ragazzi tranquilli. Le ore di lezione scorrevano rapide: la giovane insegnante parlava di frazioni, numeri primi ed equazioni sviluppando i vari argomenti senza necessità di alzare la voce. Gli allievi (cinque maschi e tre femmine) avevano i quaderni ordinati e gli abiti puliti, e con emozione Lorraine aveva saputo che non tutti in casa possedevano un televisore. In quest’ atmosfera quasi bucolica non si meravigliò nello scoprire che il collega del gruppo letterario, Josia, giovanotto bruno di cui Lorraine subiva il fascino leggermente bohemienne, fosse il figlio adottivo di una coppia di laboriosi contadini, né che il preside fosse un monumentale quanto rozzo proprietario terriero, determinato nel compensare la pochezza del suo diploma di geometra con lo sfoggiare un vasto ufficio adorno di piante dai vistosi ciuffi, tra cui spiccava un cycas simile a una palma e un ficus gigantesco. Questo personaggio indossava quasi sempre eleganti occhiali rotondi; pur visibilmente scheggiati per l’ ovvia difficoltà di reperire un ottico in cima ai monti gli occhiali conferivano tuttavia al loro fruitore un allure di autorità e ricercatezza. Bisogna aggiungere che il preside, con l’appoggio di qualche alchimia burocratica, insegnava pure “applicazioni tecniche” ; inoltre, senza sentirsi sminuito fungeva in contemporanea da bidello e portinaio, e il sovrapporsi di tante mansioni contribuiva a renderlo ancora più rispettato. L’ uomo era anche padre di uno degli allievi ma tale ruolo ulteriore non comportava per gli insegnanti alcun imbarazzo; al contrario, il preside esigeva che il figlio fosse valutato con rigore e punito severamente per le eventuali mancanze. C’erano altri docenti, questi di rapido avvicendamento, e di conseguenza Lorraine non riusciva quasi a conoscerli: si trattava degli insegnanti di educazione fisica e di francese. In tali discipline supplenze, assenze e sostituzioni temporanee “per tenere la classe”(cioè da parte di insegnanti non della materia ma che in una loro “ora libera” si prestavano a sedersi dietro la cattedra leggendo il giornale) erano quasi la regola, eppure nessuno, né tra i genitori né tra gli allievi, aveva mai avuto voglia di protestare. In realtà il piccolo borgo si riteneva già fortunato dell’ avere una scuola: un primo gradino indispensabile a quei genitori che avessero avuto l’ambizione di vedere i figli proseguire gli studi, su su sino alle “scuole alte”. Tra questi ambiziosi ovviamente, c’era il preside, il cui rampollo, silenzioso e introverso, incarnava il tipico ragazzo votato a un destino di risalto sociale, meticolosamente pianificato dai genitori. Questo figlio del preside si chiamava Giordano. La natura l’aveva fornito di una densa zazzera di capelli talmente neri da parere bluastri, costantemente spettinati, e di una corporatura minuta, in contrasto con la stazza del padre. Giordano studiava con facilità e metodo. Unica pecca in quello studente volenteroso erano le frequenti assenze, che talvolta si prolungavano per quindicine di giorni; tuttavia, poiché il profitto non pareva soffrirne, nessun insegnante aveva mai evidenziato questo dato, anche per l’ importanza del genitore preside. E d’ altra parte, i tanti giorni in cui il suo banco appariva malinconicamente vuoto passavano subito in secondo piano quand’ era presente. Seduto in prima fila, durante le lezioni di matematica Giordano fissava allora Lorraine con i grandi occhi scuri spalancati dall’ attenzione. I suoi quaderni apparivano quasi esageratamente immacolati, privi di ditate e cancellature, tanto da parere stampati invece che scritti. Lorraine era lusingata da tale impegno regolare e insieme discontinuo e riteneva corretto presumere che in tutte le materie il profitto di quello scolaro esemplare fosse soddisfacente quanto nelle sue. Solo in seguito venne a sapere dagli altri insegnanti che Giordano, pur appassionato di storia e letteratura, stranamente nei temi rivelava inusitate incertezze sia nell’ utilizzo dei termini che nella sintassi, e addirittura palesasse negli svolgimenti una curiosa confusione di idee. In particolare, l’ insegnante di lettere sembrava non riuscire a trangugiare la contraddizione. Lorraine credeva di vedere con chiarezza un legame tra l’ ostinazione con cui Josia a ogni riunione degli insegnanti faceva emergere il caso Giordano, e l’ interesse che il docente aveva per la letteratura, essendo lui stesso un aspirante scrittore (tramite il funzionario dell’Ufficio postale, padre anche lui di un alunno, si era saputo che ogni anno il professore di lettere spediva ponderosi manoscritti a editori sempre diversi). Ma Josia dava un’ elaborata interpretazione psicologica di quello che chiamava il “caso Giordano”, e cioè: Giordano, malgrado avesse l’aria serena del figlio di buona famiglia protetto e benvoluto, sarebbe caduto preda della più totale confusione quando entrava in scena il preside-padre, che con notevole dose di indelicatezza accampava la pretesa di leggere i componimenti svolti dal figlio, in classe o a casa. Anche Lorraine d’ altra parte era dell’ idea che il giovane venisse, in ambito scolastico, oppresso dall’ ingerenza paterna, e si trovò perfettamente d’ accordo col collega nel farsi carico lei stessa di avvicinare il ragazzo, allo scopo di appurarne la reale dimestichezza con la lingua. Così gli chiese, come per caso, mentre in un intervallo Giordano sfogliava le pagine della lezione successiva, se leggesse libri o tenesse diari. Giordano rispose che non leggeva, e che neppure scriveva. Tuttavia alla parola “diario” si illuminò: disse che gli piaceva leggere e rileggere certe storie in forma di diario scritte a mano in un quaderno muffito rinvenuto per caso, in uno spiazzo dove venivano gettate cartacce, scatole, libri e vecchi registri: una sorta di discarica per la raccolta della carta e del cartone. E, anticipando la richiesta della sua insegnante, aggiunse che volentieri le avrebbe fatto leggere fotocopie di parte del diario, purché il preside non ne sapesse nulla. ( Spiegò che quel ritrovamento era un po’ il suo segreto, non ancora condiviso con nessuno. )

§2. Dove si viene edotti in merito al presunto ritrovamento del misterioso diario.

In realtà, i fogli che Giordano consegnò a Lorraine non furono fotocopie delle pagine ritrovate, bensì fotocopie di trascrizioni eseguite su altro quaderno. Infatti, aveva spiegato, il reperto risultava in più punti poco leggibile: da qui il proposito del ragazzo di ricopiare con la sua nitida calligrafia angolosa l’ originale sbocconcellato dai topi e muffito. E Lorraine , impaziente, cominciò subito a leggere, nella sala dei professori.

13 ottobre 50.005 “Ho deciso di scrivere perché potrebbe venire il giorno in cui lascerò questo tempo e questo luogo; altri millenni potrebbero trascorrere e nessuno saprebbe più nulla della città di Asura e dei suoi abitanti. Da migliaia d’ anni ormai le irradiazioni chimiche e le tempeste elettromagnetiche sono cessate, anche perché non vi è più nessuno ai posti del comando e neanche più obiettivi da raggiungere né territori nemici da desertificare. Io sono tra i pochi che sulla Terra odierna ha avuto la fortuna di imparare a scrivere e mi sembra giusto utilizzare questa mia abilità, un tempo da tutti acquisita con la normalità con cui si impara a camminare, per stendere queste note, prima che la polvere del deserto faccia scomparire Asura. Già ora non è facile vedere da lontano la città, costruita com’ è con la stessa polvere del mare di dune da cui a malapena emerge. Chi cercasse di individuarla anche da pochi chilometri di distanza, aguzzando la vista o scrutando con un comune binocolo, non noterà quasi nulla che possa distinguerla dall’ ondulante scenario di sabbia che la circonda . Nulla a eccezione degli strani animali che si aggirano nei paraggi di Asura: questi animali non si allontano mai troppo dalle sue mura, in attesa che scarti alimentari e rifiuti urbani vengano portati fuori dalla città, dove i bocconi migliori sono rapidamente divorati e il resto sepolto dalla prima ventata di sabbia. Gli animali sono davvero d’aspetto molto particolare. Qualcuno crede si tratti di ibridi ottenuti dagli scienziati dei secoli passati – quando scienze biologiche e ricerche mediche erano ancora fiorenti- attraverso incroci sperimentali tra creature di specie differente o addirittura tra esseri umani e animali o vegetali; cioè zigoti che avrebbero dovuto essere fermati ai primi stadi di moltiplicazione cellulare sarebbero invece sfuggiti al controllo, forse gettati via con noncuranza nella certezza che non sarebbero sopravvissuti più di qualche minuto nell’aridità del deserto. Invece (sempre all’ interno di quest’ipotesi), alcuni zigoti pur di ascendenze tanto improbabili avrebbero continuato la loro evoluzione sviluppandosi quali embrioni e poi feti ( trovando forse nei rifiuti idoneo nutrimento) riuscendo a divenire infine soggetti adulti perfettamente autonomi. Altri spiegano invece la comparsa delle anomale creature quale traccia di insediamenti alieni sul nostro pianeta: abitanti di altri mondi –secondo questa seconda teoria- sarebbero atterrati proprio nel deserto che ovunque si estende; e vi si sarebbero stabiliti soggiornandovi a lungo, per scomparire poi all’ improvviso, inghiottiti da un’ unica notte . Ma queste, più che notizie, pare non siano altro che ricordi, forse rielaborati con personali modifiche dei narratori, che, nel trasmettere da una generazione all’ altra quanto la memoria aveva potuto conservare, finivano per non curarsi più dell’ attendibilità del loro favoleggiare. D’altra parte cinquemila secoli sono ormai passati da quando si è spento il ricordo dell’ ultima guerra globale. Molto è stato dimenticato o rimosso , in un pianeta divenuto una sfera di sabbia. E si direbbe che nessun evento possa più prodursi nella Terra disabitata. Infatti non vi è più nulla da creare e nulla da distruggere; gli stessi armamentari e attrezzature guerresche giacciono, deformati dall’ ardore degli incendi che devastarono il pianeta, sprofondati nella sabbia; né c’è più chi ricorda a cosa potessero realmente servire. Anche gli animali che in antico popolavano la terra sono scomparsi; per questa ragione le misteriose bestie vaganti intorno alle mura della città suscitano rispetto e un vago timore . Gli animali sono tenuti ben separati dagli abitanti della città. Solo ai bambini piccoli è permesso giocare con loro e rimanere per qualche tempo in una condizione di familiarità con le strane creature. Infatti i bambini sino ai cinque vengono lasciati liberi fuori dalle mura , dove possono per tutto il giorno rincorrersi e scavare buche nella sabbia o costruire castelli ; gli animali si avvicinano incuriositi e partecipano ai giochi con lo stesso atteggiamento che potrebbero avere con dei loro simili. La sera, quando i piccoli rientrano nelle abitazioni, e si chiudono le porte della città, gli animali vengono lasciati fuori e solo di rado è concesso a qualche bambino particolarmente sensibile tenere per una notte l’animale in casa . Genitori tolleranti arrivano al punto di accettare per un periodo la presenza dell’animale all‘ interno delle mura, in un apposito recinto sabbioso accanto all’abitazione; ma si tratta di eccezioni clamorose di solito legate al prestigio del genitore o a un suo stile di vita eccentrico, e anche in questi casi la creatura viene trattata con talune precauzioni, in particolare da parte degli adulti, che solo indossando guanti di plastica e abiti isolanti offrono all’ ospite non umano ciotole con cibo e acqua . Anch’ io prima dei cinque anni ho avuto modo di conoscere nel deserto gli animali: mi sorvegliava a vista una babysitter dallo sguardo diffidente- tale Rachel – che tuttavia lungi dall’ interferire mi incoraggiava nel mio desiderio di avvicinarmi a quegli esseri straordinari. Il mio preferito era una sorta di enorme uccello dalla copertura alare di una trentina di metri: la testa gigantesca , adorna come tutto il corpo di un curioso piumaggio variopinto, terminava con un poderoso becco a pinza ricoperto di sottile pelle verde- azzurra. Non appena mi vedeva comparire con la tata al fianco, l’ uccello (che avevo battezzato Seth) mi correva incontro sollevando nubi di sabbia ardente per via delle ali che lasciava strisciare al suolo per non spaventarmi; quand’ era abbastanza vicino spalancava il becco colossale offrendomi in attesa di cibo l’enorme lingua, simile a un tappeto color cremisi dalla punta blu. Io gettavo frutta e dolci su quel tappeto umido e fremente e subito Seth inghiottiva i miei doni, per immediatamente riposizionarsi in attesa d’altre leccornie. La mia affezione per Seth non impediva che provassi un interesse altrettanto profondo per Nuth, creatura anche questa estremamente attraente. Pure Nuth gigantesco: da lontano appariva come una colonna di luce estesa verso l’alto, ma a distanza ravvicinata la colonna assumeva i contorni di una sorta di struzzo dalla testa equina di straordinaria bellezza, quasi fosse stata scolpita in un enorme turchese. Questa testa era fornita di una lussureggiante criniera azzurra e di un corno lungo e aguzzo, simile a uno zaffiro blu: il fascino di Nuth consisteva nel fatto che, in alcune occasioni, dalla sua bocca usciva una voce melodiosa, capace di esprimersi con suoni umani: suoni che non avevano tuttavia un preciso significato. Altri animali avevano le dimensioni di orsacchiotti di peluche: come questi potevano essere tenuti in braccio e portati qua e là nelle distese di sabbia. Questi animaletti erano di vari colori, squittivano e ridevano e avevano allegri musi simili a facce di bambini in maschera; alcuni assomigliavano agli antichi gatti, piccoli felini le cui rappresentazioni permanevano in testi cartacei corrosi dal tempo. Infatti non di rado a noi bambini accadeva di scoprire, nella spessa coltre di sabbia, a vari livelli di profondità , oltre alle armi arrugginite, o a qualche frammento di scheletro umano o animale, anche interi libri che miracolosamente avevano superato i millenni. In questi casi l’ ordine era di consegnare immediatamente il reperto a uno degli eminenti. Tutti i libri, i disegni, le opere d’arte , le fotografie che era stato possibile recuperare e salvare venivano infatti meticolosamente catalogati e sigillati sottovetro o in scatole di plastica; un gruppo di eminenti si dedicava allo studio di tali reliquie, considerate insostituibile sorgente di ricordi utili a un collegamento col passato. Tuttavia questi studi si sono sempre svolti in gelosa riservatezza, così che nessuna speranza di ripresa culturale ne è mai scaturita.”

§3. Breve parentesi in cui Lorraine si confida con Josia.

Josia  entrò nella sala professori con la sua solita aria furtiva. Il professore del “gruppo letterario” aveva la virtù d’essere silenzioso al punto da riuscire a non far rumore neppure aprendo la porta. A volte, come fosse divenuto invisibile, pareva eclissarsi per giorni e Lorraine pur appostandosi in corridoio o in sala professori e affacciandosi persino in biblioteca non riusciva a scovarlo. Ma questa volta lo vide subito: così non ripiegò i fogli, anzi  li offerse al collega che li prese senza una parola e cominciò a leggere, come ne avesse intuito il nesso con Giordano. Tuttavia Josia si interruppe dopo poche righe  per chiedere alla ragazza:<< E questa roba l’ avrebbe scritta Giordano? >><< No>> fu la risposta.<< Sono trascrizioni da certi fogli che avrebbe trovato nella spazzatura.>>  << O che dice di aver trovato>> commentò Josia, soprappensiero.<< Perché dovrebbe inventarsi una cosa simile? In ogni caso non è certo farina del suo sacco. Tu stesso dici che i suoi componimenti sono scadenti sotto tutti gli aspetti.>>
<< Infatti. Ma potrebbe trattarsi di una specie di ‘diario di sogni ’, o di fantasie, come hanno a volte gli adolescenti. Però  la calligrafia sembra la sua .>><< Dice di aver ricopiato vecchi fogli semistracciati. E poi, un ragazzetto non scrive così. Tuttavia.. di qualunque cosa si tratti, spazzatura o meno, è interessante! Anche se mi ha fatto venire mal di testa. Ma c’ è una cosa importante che ti devo chiedere, un consiglio da amico… a favore del nostro protetto . >><< Sentiamo..cos’ è successo?  Qualcosa che ha a che fare col  preside? >><< Esatto. L’ho incontrato mentre entravo in sala professori con i fogli di Giordano in mano. E’ strano, ma mi ha chiesto se erano compiti del figlio e io ho risposto di no . Mi ha lanciato un’ occhiataccia e se ne è andato, ma sento che tornerà alla carica. >> << Non ti preoccupare. Le cose a volte si risolvono da sé. Io ho una lezione adesso. Mi passerai quei fogli quando avrai finito? Sono davvero curioso!>> E , dopo averle restituito i fogli, Josia sgusciò  fuori dalla sala professori, silenzioso come vi era entrato. Lorraine, pur alle prese col mal di testa, si rituffò nella lettura, non senza aver ingerito a secco una capsula di Orudis ed essersi insufflata a ogni buon conto anche dell’ Imigran spray nelle narici. E nella condizione lievemente estatica indotta dall’ antidolorifico, tornò alla lettura.

§4. Il testo del diario illustra  varie problematiche inerenti la città di Asura.

5 novembre 50.005 “Se mai accadrà che qualcuno possa leggere questo diario, si chiederà  chi fossero questi eminenti, veri dominatori del corso degli eventi in Asura. Sappia l’ ipotetico,  futuro lettore, che gli ‘ eminenti’ sono persone cui la città affida particolari incarichi, quali l’educazione dei giovani, l’amministrazione della giustizia e altre mansioni di responsabilità. Non si diventa eminenti per elezione: l’eminente si proclama tale da sé, di solito senza incontrare resistenze di sorta;  non appena autoproclamatosi inizia subito a sancire norme che intervengono- a volte anche profondamente- nella  vita della città.Ovvio il presumere che l’ eminente sappia cosa dice quando dà il via a  disposizioni che non di rado appaiono del tutto insensate. Ma non ci sono mai consistenti reazioni: talvolta un certo chiacchiericcio può fare da contorno alle decisioni dell’ eminente, dopo di che le novità entrano a far  parte  dell’ ordinaria  routine.E poiché gli eminenti sono molti, e quasi gareggiano nell’ inventarsi nuove normative, forse compiacendosi proprio del fatto che possano stupire e venir commentate, la vita dei cittadini non sempre scorre come un lento fiume tranquillo, ma è con una certa frequenza sottoposta alla necessità di adeguarsi a cambiamenti improvvisi, che come rapide di torrente obbligano gli abitanti di Asura ad apportare modifiche alla loro esistenza anche in punti essenziali, senza mai potersi adagiare su una riposante routine.Anche il divieto per bambini oltre i cinque anni e per gli adulti di uscire nel deserto è  regola  piuttosto recente, dovuta a un eminente di nome Golia. Golia si autoproclamò eminente un paio d’anni fa,  e  asserì  subito che aria, sabbia e animali  costituivano gravissimi pericoli  per via  dell’ inquinamento residuo delle deflagrazioni atomiche degli antichi conflitti . In effetti prima di Golia,  con felice noncuranza i cittadini di Asura circolavano allegramente nel deserto e familiarizzavano con gli animali, apparentemente senza conseguenze; la sabbia veniva usata oltre che come materiale edilizio anche per fabbricare statue: talvolta venivano persino indetti  concorsi di scultura. L’ opera che a insindacabile giudizio dell’ eminente preposto era ritenuta la migliore  era collocata con festeggiamenti e applausi  in punti particolari della città. All’artista premiato veniva regalato uno degli animali più piccoli e giocosi , che prendeva ad abitare stabilmente col vincitore, simboleggiando così  il buon rapporto tra la città e l’infinita coltre sabbiosa che la circondava .Si racconta che un fatto di per sé insignificante sia stato quello che avrebbe messo fine alla felice intimità col deserto. Secondo queste dicerie (bisogna tener presente che il gossip  costituiva il principale divertimento degli abitanti di Asura) un giovane, tale Achim, avrebbe trovato quasi affiorante nella sabbia un libro destinato alle elementari: il libro, ricco di illustrazioni, insegnava a leggere e scrivere. Achim avrebbe tenuto per sé il libro invece di consegnarlo agli eminenti e lo si sarebbe anche visto in seguito ossessivamente intento a scavare nella sabbia come un archeologo. Dopo qualche tempo Achim si sarebbe ammalato: la malattia l’ avrebbe reso gradatamente abulico, e macchie bluastre sempre più estese gli sarebbero comparse sulle mani, sul collo e sul viso. Risalirebbe proprio ai giorni della malattia di Achim il proclama di Golia, secondo il quale il contatto con la sabbia delle dune e l’ inalare l’ aria del deserto erano da ritenersi pericolosissimi se non mortali. Di Achim non si seppe più nulla, e nessuno, dopo quell’ episodio, osò mettere in dubbio la giustezza delle severe disposizioni di Golia.  Le distrazioni sin’ allora concesse ai cittadini vennero così drasticamente ridotte:  gli animaletti  inseriti nel menage degli scultori furono riportati nel deserto, la stessa arte della scultura venne abbandonata, le statue demolite. Fu allora che gli abitanti di Asura presero gusto a un altro tipo di svago: e cioè a un gioco con una sfera di plastica molto rigida, resistente a colpi e calci, che i giovani adulti con grande divertimento impararono a gettarsi l’ un l’altro, facendola correre veloce su vasti spiazzi. Io ero ancora troppo piccolo per poter partecipare a questo passatempo, che, come appurai in seguito, era  piuttosto sciocco, per quanto apprezzato dall’ intera cittadinanza. Così, al compimento del mio quinto  anno di vita, senza che nulla potesse farmelo presagire, da un giorno all’altro  mi fu impedito di oltrepassare le mura di Asura, per inoltrarmi tra le dune  a giocare come avevo fatto sin’ allora  insieme agli altri bambini . Piombai in una muta e inutile disperazione: Seth e Nuth mi mancavano e vivevo quella separazione come un’ inspiegabile ingiustizia. La notte sentivo Seth planare  sulla cupola termoequilibrante  che foderava completamente la città per mantenerla ben separata dall’ atmosfera esterna, ora ritenuta maleficamente inquinata; l’ immenso uccello emetteva suoni lamentosi e raspava con gli artigli la cupola, come tentando di farsi notare da me. Poi lentamente si rassegnò (questa fu almeno la mia interpretazione quando le notti cominciarono a farsi silenziose) e anch’io iniziai a dimenticare i miei amici: i bambini infatti han  memoria corta e non soffrono a lungo se si fa sparire il loro  giocattolo preferito. Cominciai a interessarmi di altre cose, o meglio così dovette sembrare: in realtà non avevo dimenticato il deserto.Il fatto è che, malgrado fossi così giovane, l’ istinto mi rese immediatamente  abile nell’arte della dissimulazione. Tutto il giorno girellavo per la casa o per le vie del circondario partecipando all’ invenzione dei tanti  trastulli coi quali l’ iniziativa  dei piccoli sostituiva gli svaghi nel deserto. Uno dei passatempi  consisteva nel lanciare sassi il più vicino possibile a un altro sasso lanciato per primo; oppure con pezzetti di carbone ci dipingevamo in viso segni che avrebbero dovuto trasformarci in feroci guerrieri ; o ancora fra due gruppi di bambini facevamo complicate gare di salti, corse e altre abilità ginniche.Tra queste, io avevo la  prerogativa di saper saltare il maggior numero di gradini di una scala più di chiunque altro: ero imbattibile nel compiere quei balzi sia verso il basso che verso l’alto, unendo agilità e impegno muscolare. In realtà,  pur lasciando intendere un mio totale assorbimento in queste attività, non sognavo che di sgusciare la notte per tornare nel deserto, di cui  sempre più sentivo il  fascino , al punto che avrei preferito espormi ai danni delle fatali radiazioni nella libertà del deserto piuttosto che mantenermi sano ma  recluso entro la città. Riuscii ad approntare un metodo abbastanza sicuro per uscire e rientrare come se avessi avuto la prerogativa dell’ invisibilità. Feci alcune prove prima di azzardarmi a star via tutta una notte. Molto semplicemente agganciai saldamente una fune  a un grosso anello sporgente sull’alto delle mura: mi sarei calato con quella. Per il rientro, le mie braccia infantili ma robuste e il peso leggero mi avrebbero fatto risalire agilmente per la stessa strada. Infine, la fune sarebbe rimasta arrotolata come una serpe in cima al muro, a evitare potesse venir vista penzolare .**Era comunque del tutto improbabile che – dopo il divieto di Golia- qualcuno uscisse  dalla città di giorno o di notte, a esclusione delle babysitter deputate ad accompagnare i bambini nelle ore diurne. Queste donne, generalmente di corporatura massiccia e incarnato bronzeo, si riteneva non subissero danni nell’ atmosfera contaminata. Proprio per il loro essere considerate di complessione fisica molto differente erano lasciate libere di muoversi a piacere  dentro e fuori la città, come le greche etère; e come queste  erano generalmente straniere, o ritenute tali. Ora la libertà di cui le tate disponevano arrivava al  punto che non venivano riprese se raccattavano nel deserto qualche reliquia del passato, per tenersela o tentare di venderla a cittadini di rilievo, interessati a  dar pregio alla propria casa con cimeli quali suppellettili di vetro o altro materiale indistruttibile: questa loro modesta attività commerciale era considerata una sorta di accattonaggio benevolmente tollerato. In realtà non avrebbe dovuto esserci ragione di  credere che un maggior spessore cutaneo o una struttura corporea particolarmente muscolosa fosse protettiva  nei confronti dell’ irraggiamento radioattivo e di altri nefasti influssi presenti nell’ atmosfera . Meno che mai avrebbe avuto senso esporre a cuor leggero bambini sotto i cinque anni nell’ area contaminata (area che- si diceva-  ormai abbracciava l’ intero pianeta): la ragione di tanta leggerezza avrebbe avuto le sue fondamenta in  qualche tipo di immunità presunta nei piccoli, come quella che le mosche sviluppano nei confronti del diclorodifeniltricloroetano, o come l’ idea che i poppanti al seno siano più resistenti alle malattie rispetto ai coevi allevati artificialmente. Tuttavia, poiché né cultura né alcun  tipo di conoscenza era  accessibile in un mondo in cui non si sapeva più né leggere né scrivere, non c’ era credenza che non venisse rapidamente accettata, anche perché faceva comodo alle madri liberarsi dei piccoli nei lunghi afosi pomeriggi, in cui amavano chiacchierare con le amiche e dedicarsi a ogni forma di pettegolezzo, svago prediletto di Asura. In sostanza, a parte il pericolo di irraggiamento radioattivo e di fissione neutronica che Golia aveva sottolineato, il deserto era ritenuto, per i bambini più piccoli,  un posto sicuro quanto un asilo nido. Tale permissivismo si chiudeva bruscamente, come già ho scritto, col quinto compleanno, convertendosi in proibizione assoluta. Forse si riteneva  col quinto anno  concluso il periodo per le madri più faticoso; forse il ragionamento degli eminenti era che sotto i cinque anni fosse plausibile permettere ai bambini di giocare nel deserto in un regime di quasi assoluta libertà per alleggerire le madri dal peso della loro presenza, caratterizzata da una stretta dipendenza dalla genitrice.  Ma dopo, non vi era più nulla che potesse giustificare lo scavare e rovistare tra la sabbia, né l ‘intimità coi grandi animali  sin’ allora interpretabili come giganteschi giocattoli: si sarebbe detto che, secondo la filosofia non scritta di Asura, il giorno dopo il quinto compleanno si fosse  tenuti a entrare nella serietà della vita, uscendo dal deserto.Tuttavia io, a differenza degli altri bambini, non pensai mai di abbandonare il paradiso della mia infanzia. Il deserto manteneva su di me il suo fascino intatto e divieti, mura e  porte della città bloccate non potevano che acuire la mia nostalgia. Così una  notte, dopo una serie di evasioni sperimentali,  della durata di pochi minuti, decisi di compiere il gran balzo, di star via cioè dal tramonto all’alba,  nella speranza di incontrare qualcuno degli animali, nel mio cuore amici e fratelli.”

§5. In cui l’ allievo Giordano si dimostra all’ altezza della situazione.

Pur appesantita dal mal di testa, Lorraine tornò alle sue lezioni. Voleva rivedere il collega, passargli le fotocopie già lette ma soprattutto osservare più attentamente Giordano. Un improvviso lutto aveva colpito quel ragazzetto agli antipodi rispetto ai suoi coetanei per il suo essere metodico e studioso: era giunta una mattina la notizia che il padre preside era stato trovato morto nel suo letto, forse per un aneurisma dissecante da tempo diagnosticato ma di cui chissà perché non era sembrato il caso di preoccuparsi. Il giovane figlio anche in quell’ occasione dimostrò una fermezza inattesa: continuò a frequentare la scuola e mantenere il contatto con la vicenda che andava trascrivendo, il cui intreccio diventava via via più fantasioso. Il preside venne presto dimenticato e sostituito nelle sue mansioni dalla vicepreside, un’ insegnante di francese bruna e loquace. Lorraine continuò ad appassionarsi alle fotocopie che Giordano le dava in lettura, mentre Josia, che le leggeva in differita, avanzava l’ ipotesi che quella storia enigmatica fosse frutto dell’ inventiva di Giordano. Lorraine era affascinata dai dubbi del collega:  era davvero possibile, si chiedeva, che Giordano, pur tanto incerto in sintassi e grammatica, potesse essere effettivamente l’ autore di quelle pagine fluide, dalla terminologia sicura?  La tesi di Josia era che Giordano fosse stato schiacciato dalla personalità paterna, ovunque in passato incombente nella scuola: dai corridoi, alle aule, alle scale , alla biblioteca, non c’ era angolo  in cui non si percepisse, prima della sua repentina scomparsa, l’ imponente preside dallo sguardo attento dietro le lenti scheggiate, pronto a chiedere in visione registri e compiti, o addirittura a entrare nelle classi per  una delle sue sempre improvvise ispezioni. Tramontata l’ ingombrante figura paterna, (e anche prima, quand’ era certo di scrivere in segreto) Giordano si sarebbe sentito liberato dai gravami di tanta autorità, e avrebbe permesso all’ immaginazione di fiorire a briglia sciolta.  Lorraine era immersa, febbricitante, in questi pensieri, ripassando mentalmente le radici quadrate che costituivano l’argomento della lezione in “seconda”. Si inoltrò in quell’ argomento che aveva trovato detestabile da bambina e che nel riproporre  come insegnante trovava altrettanto insulso. I ragazzi infatti, pur mantenendo un atteggiamento di educata attenzione avevano lo sguardo nebuloso dei distratti. Unico tra tutti Giordano appariva concentrato: si distoglieva dalla contemplazione della lavagna su cui Lorraine stendeva i suoi calcoli , solo per annotare gli appunti della lezione sui  limpidi quaderni .Era la mente di Lorraine, in realtà, a essere ben lontana dalla classe. Il malessere che da tempo si ripresentava quasi quotidianamente le impediva di focalizzarsi sulle modalità con cui – senza calcolatrice- si estrae la radice quadrata da un numero qualsiasi. Inoltre  un ‘ inatteso dolore ai polsi la infastidiva, costringendola a limitarsi nell’ utilizzo della lavagna. Aveva creduto che l’ aria pura di quel paesetto inerpicato sui monti le potesse progressivamente giovare: in realtà dopo un periodo di illusorio miglioramento i disturbi si erano ripresentati identici, anzi aggravati da eruzioni cutanee fortunatamente non pruriginose, che nascondeva sotto le lunghe  maniche, insieme al gonfiore delle mani.Quella mattina aveva portato con sé le fotocopie di Giordano. Teneva molto a proporre un modello di insegnante che correttamente restituiva in tempi brevi quanto le veniva prestato. Malgrado i problemi di salute, Lorraine era  infatti sempre più incuriosita  dal supposto diario. Cominciava infatti a chiedersi, in sintonia col collega: che Giordano mentisse? O era più probabile che – , per qualche anomala funzione della sua  psiche, la personalità del giovane allievo  fosse scissa, sino ad indurlo ad attribuire a un anonimo fantasma scritti propri?Così, nell’ intervallo Lorraine si avvicinò al banco su cui Giordano stava piegato con gli occhi incollati al quaderno,  indifferente al caos intorno a lui; colse però l’ insegnante nel suo raggio visivo e si raddrizzò: aveva nella cartella pronte altre fotocopie. Lorraine non ebbe bisogno di dire nulla; il chiasso d’altra parte avrebbe impedito qualsiasi comunicazione intelligibile, per cui lo scambio avvenne coi gesti muti di un film i cui personaggi si passano documenti misteriosi. Lorraine li fece sparire nella propria borsa con un sorriso vagamente complice, dopo di che preferì eclissarsi stringendosi nel grembiule. Giordano tornò ai suoi quaderni, senza dar così adito a curiosità o commenti da parte dei compagni di classe.    

§6. In cui l’ estensore del diario descrive la sua prima incursione notturna nel deserto.

Dovette Lorraine attendere il  rientro a casa per poter considerare con tranquillità il nuovo plico  di Giordano. E, incurante del mal di testa che la lettura  le accentuava, iniziò a scorrerne le pagine.

“15 dicembre 50.005 Quanto segue è la  relazione della mia prima incursione nella notte stellata! Fu col battito delle vene accelerato dall’emozione  che scivolai lungo il muro graffiandomi le ginocchia. Non c’ era la luna e il deserto scintillava come  cosparso di diamanti al chiarore di enormi stelle. Scendendo lungo la corda riflettei che non avevo mai contemplato la notte se non attraverso la cupola termoequilibratrice che la sera viene opacizzata per evitare agli abitanti la luce implacabile della luna. Questa cupola, eredità della tecnologia dei millenni andati, deve esser stata costruita prima che le tecniche ingegneristiche venissero dimenticate, polverizzate le università,  i laboratori e le fabbriche in grado di produrre quel materiale tanto arcaico quanto indispensabile. Senza la cupola la città verrebbe arsa dalla vampa del sole e ghiaccerebbe la notte, quando la temperatura scende sotto lo zero di parecchi gradi ( e  dubito che gli abitanti, impigriti da millenni di ignavia, saprebbero inventare qualcosa per riscaldarsi). La cupola infatti resta  basilare per quel poco di confort di cui gode la  città. Alla cupola sono dedicate meticolose cure quotidiane: alcuni tra gli eminenti, che di generazione in generazione custodiscono le istruzioni per mantenerla efficiente, ogni giorno la ripuliscono dalla polvere del deserto arrampicandosi su di essa in piccoli gruppi, dividendosi il compito in settori; verso sera dopo averne unto i preziosi meccanismi con olio di palma fanno scorrere sulla cupola la membrana opacizzante, dando così ufficialmente inizio alle ore della notte.Io in quella lontana primissima infanzia osservavo ogni sera l’ immancabile cerimoniale e ogni volta avevo l’impressione che la cupola fosse un immenso occhio su cui gli addetti facessero scendere la vasta palpebra in vista del sonno. Trovavo straordinario lo spettacolo del tramonto che gradatamente mi veniva occultato alla vista ; anche tale privazione acuiva la mia smania di contemplare pienamente il cielo notturno.Ma era giunta  la  notte che avrei  apprezzato in tutta la sua bellezza . Dalla corda che mi calava lungo il muro saltai  nella sabbia con leggerezza di grillo. La sabbia, ancora calda dall’ ardore del giorno, mi parve rassicurante come il tappeto di casa. Intorno a me splendeva il nulla straordinario del deserto, in una quiete che era il silenzio stesso del cosmo.  Cominciai a camminare senza sapere cosa stessi cercando, osservando le ombre che la luce delle stelle disegnava intorno alle dune. Tutt’ a un tratto una di quelle ombre parve animarsi e mi resi subito conto che non si trattava di un’ ombra  ma di Nuth addormentato, che si rigirava nel sonno. Forse Nuth mi fiutò perché vidi palpitare il suo muso equino; sta di fatto che aprì subito gli occhi, emettendo un suono melodioso simile al vibrare di corde basse, suono che  si dilatò nel mio cuore come la traduzione musicale di un sorriso. Gli passai un braccio intorno al  collo e assaporai il tepore della meravigliosa criniera azzurra. Nuth si alzò da dov’era accovacciato; torreggiò nella notte che lo ingigantì facendomelo sembrare  più alto di come lo ricordassi. Cominciò a camminare davanti a me e io lo seguii come potevo, perché, per quanto procedesse lentamente, non riuscivo a tenerne il  passo se non correndo e incespicando nella sabbia. Avevo l’impressione che volesse guidarmi verso un qualche luogo definito ma urtai rovinosamente in un sasso simile a una lingua di pietra che sbucava dalla sabbia. Alla luce delle stelle osservai che la pietra era aguzza,  quasi nera. Dava l’idea  di una colossale punta di lancia e mi meravigliò molto vederla lì, conficcata in quel mare di sabbia. Anche Nuth si fermò piegando il lungo collo equino , come avesse voluto esaminare anche lui la pietra, poi riprese l’ andatura di gigantesco struzzo dall’ ampia falcata, sino a fermarsi di nuovo a una certa distanza dal masso. Lo raggiunsi e non senza stupore mi trovai a inciampare in una seconda pietra! .Anche questa era aguzza e molto scura, o  color piombo, per quanto mi fosse possibile distinguere nell’ ambigua luminosità della notte. Sempre seguendo Nuth, che evidentemente sapeva  dove andare, raggiunsi una terza pietra, di forma simile alle prime due,  orientata allo stesso modo. Le pietre sembravano cioè indicare una direzione precisa, e per  quella direzione,  seguendo le vaste impronte  di Nuth, proseguì la mia marcia, incontrando a intervalli abbastanza regolari nuove  pietre, che sempre più davano l’idea di essere state trascinate fin lì da altri luoghi, e  posizionate poi  nel deserto come cartelli indicatori. Caddi  d’ un tratto nel buio su qualcosa che interpretai come un enorme masso. A differenza degli altri era caldo e cedevole. Il masso si animò e mi resi conto con gioia trattarsi non di un altro anello della catena di pietre, ma di Seth, accovacciato nella sabbia: il mastodontico uccello vi aveva scavato una buca e vi si era addormentato comodamente. Anche Seth dopo pochi secondi avvertì la mia presenza, e mi porse una specie di saluto becchettandomi delicatamente sul capo. Io cominciavo a sentire le membra intirizzite dal freddo; un lontano chiarore verso l’orizzonte di dune faceva capire che la notte volgeva al termine, per cui cominciai a sentire, malgrado il piacere dell’ aver ritrovato gli amici, l’urgenza di rientrare in città, nel timore che la mia impresa venisse scoperta.Seth forse intuì la mia preoccupazione e si alzò dal giaciglio. La sua mole immensa oscurò il cielo; ma il suo porsi in stazione eretta rivelò qualcosa che non avrei potuto sospettare. Sotto di lui, dove credevo non potesse esservi altro che sabbia premuta dal suo corpo, si estendeva un viluppo di tronchi poderosi avvolti da altri sottili ; l’ insieme era simile a un bassorilievo scolpito in pietra di lava da un gigante. Ormai la tenue luce rosea dell’ alba consentiva di osservare nitidamente il  fantastico intreccio di strutture vegetali su cui  spiccavano rami, tronchi contorti e radici pensili  generanti labirinti di fusti ausiliari, fiori dai larghi petali e grandissime foglie. Forse la mia età giovanissima ma soprattutto l’ ansia che mi veniva dall’ incalzare della luce non mi consentì  di cogliere la straordinaria eleganza del bassorilievo che si estendeva nella direzione del sorgere del sole. Seth quasi rispondendo  alla mia inquietudine mi sollevò  premurosamente per il pigiama col becco e con pochi battiti  delle ali possenti mi depositò in cima alle mura, da dove riutilizzando la docile corda scesi agile come un furetto entro la città.”

§7. In cui il diario ci informa  di un ciclo di lezioni tenute in quel di Asura.

Malgrado la curiosità, Lorraine dovette interrompersi e sciogliere una compressa di co-efferalgan nell’ acqua per poter continuare la lettura. E qualcosa in quelle righe fantasiose l’ attirò al punto che, dopo il Co-efferalgan,  l’ impazienza di proseguire le fece dimenticare la cena.

“Ora che so cosa ha trasformato la Terra in una sfera di sabbia, capisco perché  l’ opera scultorea chiudesse tanto ermeticamente- come un coperchio strettamente avvitato- il meraviglioso mondo sotterraneo cui avrei in seguito avuto accesso.Quel mondo mi affascinò ben prima che lo conoscessi: al mio ritorno a casa non riuscii a inserirmi nuovamente nell ‘ordinaria quotidianità. Non pensavo che a tornare nel  deserto: avevo però programmato di scegliere per la successiva fuga una notte di luna piena: desideravo poter fruire della massima  luminosità possibile. Ma qualcosa in me era talmente mutato da allarmare i miei genitori: mi trovavano eccessivamente vivace e le loro lamentele per la mia distrazione e il mio carattere inquieto  erano continue. Avrebbero voluto  che come gli altri bambini io fossi  fatto di una pasta malleabile, da poter modellare in un clichè  senza sorprese; così  ritennero utile farmi frequentare per qualche tempo uno degli eminenti, in fama di grande educatore, capace di smorzare gli eccessi dei temperamenti che rischiassero di sfuggire al controllo. Di questi eminenti si diceva che alcuni sapessero ancora leggere e scrivere, ma che tenessero celata tale capacità per non venir subissati da domande sulle molte cose di cui si era persa la memoria, o peggio dalla richiesta di fornire anche ad altri  strumenti di conoscenza; d’ altra parte non era neppure certo che gli eminenti  fossero in grado di fare qualcosa di più che voltare le pagine di un libro tenendolo per il giusto verso; inutile quindi attendersi la trasmissione di metodi di lettura o di altre forme di apprendimento. Senza contare che da troppi secoli ormai una stagnante pigrizia dominava le menti degli abitanti di Asura per cui il problema dell’ opportunità o meno di  imparare nuovamente a leggere e scrivere  non si poneva, se non nelle fantasie di alcuni pochi, dotati di  una sete di conoscenza non placata dal millenario abbrutimento.Al contrario, la mia curiosità era tale che non trovai nulla di vessatorio nell’ esperienza  di “rieducazione” cui avrei dovuto sottopormi. Con mio stupore diversi altri bambini, evidentemente anche loro troppo vivaci, si trovarono insieme a me per venir “rieducati” dall’ eminente- di nome Mosé -cui eravamo stati assegnati. Mosè non evocava figure bibliche: era un personaggio  tarchiato, di struttura poderosa, il volto largo e abbronzato dal sole del deserto dove talvolta si compiaceva passeggiare, incurante ( malgrado proibizioni di Golia) dell’ irraggiamento radioattivo. Ma la caratteristica più straordinaria di quell’ uomo considerato un sapiente erano un paio d’ occhiali dalla montatura rugginosa costantemente inforcati: in un angolo della lente sinistra  mancava un frammento di vetro, e tuttavia l’ insieme conferiva al nostro una certa eleganza, anche perché nessuno in città disponeva di occhiali, né avrebbe saputo dove procurarseli.In realtà, gli occhiali servivano a distrarre l’attenzione dalla lieve anomalia  che caratterizzava Mosè : sull’ occhio sinistro infatti la palpebra non riusciva a sostenersi, per cui l’ occhio sottostante appariva costantemente semivelato. Mosè cercava di tanto in tanto di rimediare al difetto sbarrando l’ occhio, ma il risultato di questi sforzi era un curioso tremolio della palpebra pendula, per cui tutto il viso appariva stravolto da un’ espressione inquietante, che intimidiva i ragazzini. In ogni caso il suo indottrinamento si rivelò subito deludente. Avevo immaginato vere e proprie lezioni, in cui a dei bambini particolarmente dotati ( nonché vivaci) venisse trasmessa qualche memoria dell’ antica conoscenza. Invece Mosé  si adoperò, poggiandosi sulla propria autorità e carisma, per inculcarci una ancor più severa paura del deserto, rinforzando con intimidazioni varie l’ obbligo di vivere entro i confini delle mura di Asura. Ci parlò dei potentissimi raggi gamma, del permanere della radioattività a livelli mortali per decine di  millenni, dell’ irraggiamento del suolo con neutroni attivati dalla stessa reazione nucleare. Ci spiegò- cosa peraltro già trasmessaci dai nostri genitori e nonni- che la superficie di tutta la Terra era stata spopolata  da guerre  successive: il pianeta  era  un deserto uniforme ,  in cui erano confluite le macerie di città polverizzate e la sabbia dei deserti e degli oceani. Noi  di Asura eravamo i pochi sopravvissuti, ed era quindi nostro compito aver cura di noi stessi, preservarci con tutti i mezzi da ogni pericolo,  perché  almeno noi potessimo avere un futuro e ripopolare la Terra.E in particolare Mosè ci mise in guardia da altre insidie celate nel deserto. Queste sarebbero state, a suo dire,  i mostruosi, colossali animali che avevamo conosciuto, proprio quelli che nell’ infanzia avevamo avvicinato, al riparo dell’ immunità  infantile. Ma, spiegava Mosè sbarrando l’ occhio guercio come faceva quando voleva sottolineare qualche passaggio importante nel suo eloquio, trascorsa l’ infanzia lasciarsi attrarre dai giochi con gli animali avrebbe significato venir contagiati da malattie devastatrici, che in un primo stadio potevano rimanere latenti, ma che in un secondo tempo avrebbero con certezza matematica espresso tutta la loro fatale aggressività e virulenza. Giocare con gli animali ci avrebbe condotto  a morte certa nell’ età adulta, e ciò dopo progressivi stadi, che Mosè  descriveva con particolari agghiaccianti, quali caduta di lembi di pelle marcescente dal viso e dal corpo, caduta delle dita delle mani e dei piedi e persino della punta del naso e delle orecchie. In una parola, la malattia sarebbe stata una sorta di decomposizione in vita, con corredo di dolori intollerabili e altri atroci sintomi, quali vertigini e follia in abbinamento agli spaventosi mal di testa. Sia io che gli altri bambini ascoltavamo pietrificati dallo stupore, che era piuttosto, per  quasi tutti, vero terrore. Dico “quasi” perché su di me quei discorsi intimidatori avevano poca presa. Anche mentre ascoltavo Mosè, se pure il mio viso esprimeva doverosa attenzione, in realtà ero altrove, in volo nel deserto, chiedendomi cosa stessero facendo i miei amici e organizzandomi mentalmente per una nuova fuga. Mentre parlava, modulando le tonalità della voce per produrre un più profondo effetto,  mi osservava intensamente, forse intuendo che i suoi discorsi terroristici non riuscivano a turbarmi. Una volta, nel corso di una pausa che doveva sottolineare un qualche passaggio incisivo, si tolse gli occhiali, li pulì con un lembo della manica, quindi rimettendoli sbarrò l’ occhio e  sembrò concentrare lo sguardo su di me. Ebbi l’impressione  che li avesse puliti per avere le migliori condizioni di trasparenza, allo scopo di potermi osservare senza farsi sfuggire alcun particolare. Tuttavia non mi rivolse mai direttamente la parola, mentre con gli altri bambini  ogni tanto parlava, sorrideva e non di rado giungeva persino ad allungare una bonaria carezza sul capo. ( Mi accadde pure di soffrire per questa discriminazione, ma il mio intento segreto mi confortava, come se il destino mi avesse prescelto per qualcosa di meraviglioso che non potevo ancora indovinare.)” 
 

§8. Narrazione della seconda escursione  con la luna piena.

“Finalmente il ‘pacchetto’ di lezioni dell’ eminente si concluse, in un crescendo di sinistre anticipazioni su quanto sarebbe accaduto a chi non avesse ottemperato al divieto di inoltrarsi  nel deserto. L’ ultima, non certo meno grave, fu quella che se mai si fosse saputo che uno di noi avesse trasgredito, il reo sarebbe stato immediatamente emarginato, considerato quasi una sorta di lebbroso, possibile sorgente di contagio per gli altri, gli obbedienti “sani”.Tuttavia neppure quella minaccia fu in grado di turbarmi. Ripresi con gli altri coetanei i consueti giochi entro le mura; giunsi ad appassionarmi a gare di salto e di corsa, tanto che mia madre ogni sera si trovò costretta a sgolarsi  nel  chiamarmi per la cena. Io manifestavo grande coinvolgimento in tali giochi nonché l’ambizione di primeggiare in essi  per avallare il mio disinteresse nei confronti del deserto; in realtà  attendevo che qualche settimana passasse dal termine del ciclo di incontri con l’eminente. Volevo infatti  sentirmi  tranquillo, dato che una leggera paranoia si era insinuata nella mia anima. Infine anche il timore di essere sorvegliato da Mosé si dileguò e sorse in cielo una luna  come nessun’ altra se ne era mai vista. Era perfettamente tonda, rosea come un fiore di pesco sul manto blu della notte. Tale era lo splendore di quella luna che  le stelle risultavano sbiadite, a mala pena visibili: le migliori condizioni cioè per la mia evasione. Questa volta con ancora maggiore disinvoltura rispetto alla prima scesi dal muro e corsi a cercare il sentiero di pietre nere. L’ astro illuminava il deserto come  di giorno: vidi subito le pietre allineate. La loro forma aguzza e il loro colore plumbeo risaltavano sulla sabbia splendente e io mi inoltrai felice per quella via misteriosa. Ma dopo la prima pietra inciampai in qualcosa molle, una sorta di grosso cuscino: il cuscino era il corpo senza vita di Mosè. Vacillai  per qualche istante, ma più per la sorpresa che per la paura. Superai quindi l’ ostacolo con serena incoscienza, e senza cercare di spiegarmi l’ incontro del tutto inatteso col cadavere del mio insegnante, mi precipitai sul coperchio dai rilievi arborescenti, meta della mia notturna escursione: qui vidi ad attendermi Seth. Seth  si drizzò sulle zampe e allargò sul mio capo le ali sterminate con fare protettivo. Il suo collo andò su e giù un po’ di volte verso di me come se stesse tentando di parlare, poi accadde qualcosa ancora più difficile da descrivere del mio essermi imbattuto nella salma dell’ eminente. Stando di lato al bassorilievo, Seth fece leva col becco verdazzurro sotto di esso, come sotto un coperchio a forma di disco. E il coperchio prese a ruotare svitandosi, mentre una lama di luce  si stagliò nella notte tutto intorno al bassorilievo, rivelando l’ apertura di quello che parve subito un immenso sotterraneo. Il grande becco a pinza di Seth infine spinse di lato il coperchio di pietra: entro lo spazio a mezzaluna splendevano invitanti i gradini di una scala dorata, verso cui l’ uccello allungò il capo, chiaramente a indicarmela.Anche senza il cenno  di Seth nulla avrebbe potuto trattenermi dallo scendere la scala. Mi ci inoltrai come se quel varco avesse su di me un potere rassicurante, quasi cancello socchiuso di un  familiare giardino. Avevo la certezza che nulla di spiacevole potesse attendermi, e che anzi mi sarei ritrovato tra amici.”  

§9. In cui Lorraine  si trova a riflettere ulteriormente su Giordano, mentre il testo del diario si fa complesso.

Lorraine, malgrado il fascino che emanavano le fotocopie sbavate, dovette interromperne la lettura. Era come se quella prosa ammaliante avesse il potere di evocare dalla sua anima ricordi angosciosi, qualcosa di sepolto nella cantina del rimosso. I ricordi erano quelli legati alle prime fasi dei suoi disturbi nervosi, quando, con l’ immaginazione dei fanciulli , aveva attribuito gli esordi del  mal di testa e qualche iniziale momento d’ assenza a una gita compiuta coi genitori tra  prati fioriti. Nella mente rivedeva lucidamente se stessa fanciulla sdraiata sulla calda erbosa terra persa nel contemplare le nubi con emozione inattesa; purtroppo quello scenario fiabesco portava nascosti in sé – così  sospettava-  i germi della malattia  che in seguito si era manifestata.  I medici avevano confermato che poteva essersi davvero trattato di una reazione allergica ai pollini primaverili: ma la primavera era passata e tanto i mal di testa che le transitorie obnubilazioni erano rimaste, anzi peggiorate, divenendo stabili compagne della sua esistenza di adulta.E ora, era come se la lettura delle fotocopie di Giordano spalancasse proprio la porta di quella cantina lasciandone prorompere memorie non sue, ma che nello stesso tempo  sentiva appartenerle. Lorraine credeva nella reincarnazione, nei fantasmi, nel caso, nei sogni: si chiedeva se quel ragazzino dai capelli bluastri, che la coinvolgeva con le sue  trascrizioni  da fogli reperiti in una discarica, non potesse essere qualcuno che aveva conosciuto in passato, forse in un’ altra vita, o un parente lontano che aveva trovato una maniera contorta per riaccostarsi a lei… qualcuno che si stava inventando  un diario improbabile e avvincente per attirare la sua attenzione.  Le era persino capitato di sognare Giordano: un Giordano in veste di giovane adulto, cui insegnava a leggere e a scrivere come a un bimbetto di prima elementare. Il sogno l’ aveva turbata al punto che si era chiesta se non provasse per  il suo scolaro dai capelli corvini una malsana attrazione.Avrebbe voluto  banalizzare le inquietudini, dicendosi che  Giordano ( o il misterioso estensore delle pagine fantasiose) colpiva la sua attenzione per il suo scrivere che eccitava l’ immaginazione, e che a nient’ altro era dovuto il suo interesse per il ragazzo. E Lorraine sapeva che solo nel proseguire la lettura avrebbe trovato risposte agli interrogativi che la lettura stessa poneva, e mitigato il disorientamento che minacciava di trascinarla  fuori dalla realtà  quotidiana,  solida piattaforma  della sua normalità . 

”3 gennaio 50.006 Ho atteso un poco prima di riprendere a scrivere, o meglio ancora riscrivendo e cancellando per avere la certezza di trovare la forma più adatta a comunicare quanto sperimentai  nello scendere la scala. In realtà avevo voluto attentamente valutare se con la scomparsa di Mosè si fossero verificati in Asura cambiamenti, o se quanto meno ci fosse stato un seguito di ipotesi e pettegolezzi. Con mia meraviglia invece nulla accadde: l’ unica persona a commentare la sparizione fu la tata, con la quale mi ero confidato. Rachel molto semplicemente disse che forse Mosè era andato imprudentemente a passeggiare nel deserto e che lì una qualche radiazione l’ aveva ucciso; poiché il corpo non era stato ritrovato, aggiunse, la sabbia l’ aveva evidentemente inghiottito oppure Seth e Nuth se l’erano mangiato. La spiegazione mi parve plausibile e non ci pensai più, né, d’altra parte, nessuno parlò mai dell’ episodio, proprio come se Mosé non fosse mai esistito (devo qui aggiungere che nella generale apatia e indifferenza in cui era immersa la vita in Asura non era strano che eventi clamorosi non producessero echi di sorta, come se i suoi abitanti avessero perso la capacità di ricordare e di interrogarsi su accadimenti anche gravi.) .Torno ora a descrivere la mia discesa lungo la scala. Ho detto che era dorata, ma in realtà il colore dei gradini  aveva qualcosa di fluido, come l’ acqua di un fiume contenente pagliuzze d’ oro. Cioè anche se mi trovavo in un  ambiente coperto, simile all’ interno di un vasto piroscafo, l’acqua che scorreva in discesa formando nel suo scorrere i misteriosi gradini specchiava le stelle, come fossi stato direttamente sotto la volta celeste. Gradino dopo gradino i miei piedi scalzi affondavano in quell’acqua che non li bagnava, lasciandomi solo una sensazione di freschezza. Sentivo che qualcun altro scendeva: intravidi dietro di me una presenza, qualcuno che mi parve  altissimo e  longilineo . La scala sprofondava come dentro un imbuto, e da larghissima che era andò via via restringendosi, mentre le pareti dell ‘imbuto divenivano irregolari, quasi ondulate. Non saprei dire quanto possa esser durato il mio scendere: forse persi la nozione del tempo e più che scendere gradino dopo gradino iniziai a precipitare in quell’ imbuto sempre più simile a un torrente verticale di luce, dal percorso infinito, che non pareva dover sbucare da nessuna parte.Invece tutt’ a un tratto mi ritrovai sbattuto al capolinea  dell ‘ imbuto di luce. Era  qualcosa di simile a una tiepida tonda pozza sul cui fondo si intrecciavano vortici iridescenti. Ci stavo dentro quando il tizio allampanato dietro di me mi passò davanti e mi elargì un  sorriso. Era davvero molto alto, con una gran quantità di capelli lisci castani intorno al viso allungato, dai grandi occhi. Indossava un completo grigio e un’ argentea cravatta  impreziosita da tre diamanti montati su una spilla d’oro. Tutto l’ insieme era molto elegante e dava un’ idea di affidabilità. Ma c’era qualcosa che in quell’ uomo risultava  evidente, anche agli occhi di un piccolo bambino: questo qualcosa era la sua bellezza. << Sono Seth >> disse subito lo sconosciuto, forse temendo di avermi spaventato. << Non c’ è nulla di cui aver paura qui,  sei coi tuoi compagni di giochi>>.Un altro personaggio comparve accanto a Seth. Costui era altrettanto alto e il suo incarnato bianchissimo pareva emanare luminosità propria. Indossava una giacca blu notte e pantaloni bianchi. Assomigliava a Seth, tolto che per i capelli, che esibivano una curiosa colorazione azzurrina, strinati di un  turchese più intenso. Compresi dovesse trattarsi di Nuth. Infatti confermò  subito la mia intuizione.<< Mi hai riconosciuto?>> chiese. << Sono Nuth, il tuo amico del deserto.>>   
I nuovi Seth e Nuth parevano simpatici , e mi ci sentii a mio agio quanto mi ci ero trovato con la loro precedente versione. Ero pieno di domande e di stupore: ma la stranezza del luogo mi paralizzava. Notavo intanto qualcosa cui  non avevo fatto caso: i vortici al termine dell ‘ imbuto in realtà facevano parte di un tempestoso sovrapporsi di onde che dalle pareti scendevano e risalivano intrecciandosi su quel fondo. << Ma dove siamo?>> chiesi con la poca voce che riuscii a tirar fuori. << E voi come mai  adesso siete così diversi?>> continuai.<< Davvero siete sempre Seth e Nuth? >> I due si guardarono tra loro ridacchiando. << Certo che siamo noi.>> rispose Seth, raddrizzandosi la spilla, che era scivolata un po’ di traverso.<< E nello stesso tempo non lo siamo. Gli animali che hai visto al piano di sopra- inclusi quelli di taglia più piccola- sono  forme di vita chimeriche che abbiamo inventato per evitare di esporci in maniera diretta su  questo pianeta, per noi troppo caldo…e anche per non farci troppo notare come presenze aliene. Noi veniamo da un altro universo,  ci siamo per comodità mimetizzati in quei corpi biomeccanici allo scopo di  tener lontani i curiosi e di  circolare senza danni in superficie.>><< Ma perché? e cosa facciamo sul fondo di questo cono di luce? >><< Una domanda alla volta>> intervenne Nuth. << Certamente non siamo capitati qui per caso. Considera questo luogo un’ esperienza onirica, un po’ come accade agli artisti, quando descrivono gli eventi scaturiti dalla loro creatività.>><< Volete dire che mi sono addormentato nel deserto, e che sto sognando?>><< Non proprio. Sei sul fondo d’ ogni cosa, là dove nessuno tra voi umani può vantarsi d’ aver mai gettato uno sguardo, neppure con l’ immaginazione. Ma qui e solo qui  puoi intendere quanto è precluso alle menti  terrestri .>>” Lorraine ripiegò i fogli e li arrotolò con cura. Ragionò che in quelle pagine coperte dalla scrittura aguzza di Giordano non c’era nulla che dovesse turbarla, e meno che mai procurarle quel severo mal di testa. Ad ogni buon conto avrebbe sospeso la lettura: il medico le aveva raccomandato di non stancare la vista, per non appesantire i suoi problemi. Voleva confidarsi con Josia: dopo tutto, era stato il collega a spingerla a introdursi nel mondo segreto di Giordano. Senza contare che forse quel mondo neppure esisteva: nulla escludeva che il ragazzo dai capelli corvini fosse sincero, e davvero stesse ricopiando senza apporto proprio i fogli muffiti di un  diario non suo.Ma, si chiedeva Lorraine, se non Giordano, chi aveva scritto quel diario?

§10. In cui veniamo a sapere che i disturbi di Lorraine vanno peggiorando.

Lorraine si era subito resa conto- sin dalle prime righe -  che  le suggestioni  implicite in quella lettura potevano riattivare i disturbi che aveva sperato di risolvere. Infatti i brevi istanti di assenza e spersonalizzazione che non si erano più manifestati se non eccezionalmente ora si ripresentavano quasi ogni giorno; e in quei momenti, simili a sogni diurni, credeva di vivere all ‘interno delle fantasiose situazioni descritte nelle fotocopie avute da Giordano. Ma la cosa strana era che tali digressioni oniriche portavano, come in un frattale, a sviluppi coerenti con  le righe che ne erano  matrice.Forse confidarsi con Josia poteva tornarle utile a rientrare in un clima di normalità. Le era infatti indispensabile rimanere nella sua routine di insegnante di matematica, entrare in classe, svolgere le lezioni seguendo il programma scolastico, partecipare agli incontri coi genitori e così via, senza lasciarsi risucchiare da problemi che forse erano solo i deliri di un adolescente grafomane dotato di fervida immaginazione.
Josia  sembrò felice di venir consultato. Pur essendo di temperamento introverso, e persino sfuggente sul piano personale, era sempre pronto a discutere argomenti che avessero a che fare con l’ insegnamento, gli allievi, i libri di testo e così via. Così conoscendo gli  orari della collega l’ attese fuori della scuola, con l’ idea di proporle una chiacchierata in un caffé. La ragazza vedendolo si sentì sollevata. Si sedettero all’ aperto, in un piccolo locale a metà strada tra l’ edificio scolastico e il punto in cui aveva lasciato l’ auto. Josia aveva l’ aria stanca, ma gli occhi gli brillavano di interesse per quanto presumeva che la collega avesse da dirgli. Lorraine esordì quasi scusandosi. << Josia, so che sei anche tu attratto dalle fotocopie, così ho pensato di dartele direttamente, non mi andava di lasciartele nel cassetto in sala professori.>> << Ma non è necessario! Dimmi piuttosto: che te ne sembra? La parte che ho letto non la direi davvero uscita dalla penna di un ragazzino.>>Lorraine, sforzandosi di reggere un lieve capogiro, rispose: << Non so bene.. purtroppo la lettura di quelle pagine coincide con una ripresa dei miei problemi. Anche in questo momento..>>Josia si sporse verso di lei attraverso il piccolo tavolo.<< E’ possibile! Spiegami: che ti succede?>><< Mi sembra di essere .. nel deserto descritto da quelle pagine. Mi sembra di insegnare a leggere e scrivere al bambino del diario. C’ è un punto in cui dice di aver avuto la fortuna di imparare queste abilità, ma non dice da chi. Credo di essere stata io! Mi sembra di essere dentro un film.. e in quel film tengo la mano di un bambino, un bambino sapiente. Lo aiuto a imparare, è molto veloce. Sono la sua maestra. Ma la cosa non mi turba: i fenomeni di spersonalizzazione non interferiscono con la capacità di analizzarsi oggettivamente. Mi è stato spiegato che è tipico di queste alterazioni della coscienza il sentirsi come dentro un film. Quindi so di non doverci fare troppo caso. >><< Ti sbagli>> .Josia le parlava con la freddezza di un chirurgo. << Tu sei davvero la sua tata. Hai letto quel che è scritto nel diario. Le tate non erano molte sorvegliate. Alcune possedevano una conoscenza  segreta, fuori controllo. Avevano persino dei quaderni, dei libri, delle penne. Avevano trovato  queste cose sepolte nella sabbia, dove si erano prodigiosamente conservate come mummie di piccoli oggetti,  e nessuno si preoccupava di cosa ne potessero fare. >>Lorraine si sentì  sul punto di svenire. Le pareva di vagare barcollando su una vasta distesa di sabbia, entro cui affondava sino alle ginocchia, abbagliata dal riverbero di un sole impietoso. E tuttavia continuò, pur con la gola inaridita da una realistica sensazione di sete e  calura : << E tu come fai a saperlo? Nel diario non ho letto queste cose. In ogni caso non ti ho dato che pochi fogli. Delle tate è scritto solo che erano di carnagione scura, nonché rustiche al punto da essere ritenute insensibili ai pericoli di un ambiente inquinato. E che erano straniere. >><< Usa la testa, Lorraine! >> Josia pareva spazientito dai dubbi della collega. << Le tate sono di questo mondo, ma sono in perfetta sintonia con  Seth e Nuth. E anche di questo ti verranno date spiegazioni.>>La ragazza si appoggiò al tavolo premendosi gli occhi con le mani, mentre Josia sorseggiava il caffé, incurante dell’ evidente malessere della ragazza. Questa, in uno stato quasi confusionale, sentiva le parole di lui giungerle rimbombando alle orecchie. Si chiedeva se Josia non si stesse crudelmente divertendo alle sue spalle, o se fosse lei a vivere una condizione di dissociazione, che includeva anche il suo interlocutore. Riuscì comunque a  rispondere a tono. << Perché parli al passato?>> gli disse. << Hai letto bene le date del diario? Dovresti parlare al futuro, non ti sembra?>>Josia rise. << Certamente! Ma non sempre il linguaggio è adatto a quel che descrive. Anche l’ estensore del diario ha i suoi problemi.>><< A proposito! Chi è questo estensore? Visto che sei così informato…>>Josia  le si avvicinò ancora di più. Lorraine sentì il calore del fiato di lui, un fiato all’ aroma di caffè. << Ma come, non l’ hai ancora capito? Ti conviene continuare a leggere, allora! E con la massima attenzione. Io devo andare, ma ci rivedremo, e… guarda che ti interrogo!>> concluse scherzoso.Lorraine rimase abbandonata sul tavolo, senza avere la forza di accomiatarsi dal giovane. Il tono leggero con cui Josia l’aveva salutata non le era stato di nessun conforto. Decise di rimanere  qualche altro minuto seduta nel bar a riflettere. A casa avrebbe continuato la lettura, ma dopo aver assunto una capsula di gabapentin, destinata a  tranquillizzarla e a impedire alla sua mente di indulgere in divagazioni. Nel riprendersi, dirigendosi verso l’ auto  vide passare Giordano, che le  indirizzò uno di quegli sguardi  speciali che a volte i bambini riservano agli adulti. Segue II° Parte a Pag 4

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110 Risposte to “CRONACHE DI ASURA : IL LIBRO”

  1. Huaooo quante pizzicorie quà…. 🙂 A parte questo vi lasciamo con I NOSTRI MIGLIORI AUGURI A TUTTI VOI PER UN FELICE NATALE BUONE FESTE A VOI TUTTI BY GABRY-GEYAR-XIDT-GY

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  2. x emilius.. almeno tu nn dovresti essere adamas né uno dei suoi paladini- intanto nn capisco perché una persona di valore dovrebbe aver bisogno di tanti che tessono le sue lodi in in un blog sugli ufo- nessuno lo mette in discussione che io sappia!

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    • Emilius Says:

      Marisa, chi é Adamas, l’ho spiegato “velatamente ” piú volte fra le righe in molti miei messaggi… solo che in una parte voi, in un angolino della vostra mente, spera che una entitá del genere, esista, che comunichi attraverso un anonimo blog sperduto nella rete mondiale…detto senza offesa chiaramente. Approfitta di brava gente come te e qualcun’altro per soddisfare il suo enorme egocentrismo… la mia battaglia è dura, sai perchè? analizzando i vari interventi “pro Adamik “, egli si nasconde dietro ad almeno 6 account (nomi ) differenti, e contnua a inventarsene di nuovi!! ; abbi fiducia, non sono un bravo scrittore come te, neanche un pò, ma per studio, diletto e sollazzo, ho letto migliaia di libri, e so riconoscere un autore da come scrive… dici che nessuno gli da contro, davvero? Ho letto post vecchi di mesi quando io ancora non conoscevo questo blog, beh, ce ne sono decine e decine che lo ridicolizzano… ma lui comunque ha sempre ribattuto come adamas e anche attraverso nickname fasulli… ora invece si limita a intervenire e controbbattere solo con nickname inventati, mai di persona, sai perchè? Perchè sa che lo tengo per le pa…e.
      Dunque, come diavolo fai ad essere cosí ingenua? Davvero mi fai tenerezza e rabbia per come ti fai abbindolare da quel mitico ma altrettanto cialtrone di Adamas che potrebbe mettere la sua cultura al servizio della societá, invece di giocare all’extraterrestre, ma, come ho scritto prima, “la gente crede, quello che ama credere “. .. e anche Gabry ne è vittima e affascinato, visto che piú volte ha affermato di farsi delle trasvolate con l’enterprise di Adamovic… rifletti, Marisa, rifletti…abbi dubbi, cantava Bennato. 🙂
      p.s. leggendo alcuni post di alcuni mesi fa a questa parte, non so quanto Geyar sia onesto, o ci abbia giocato, o sia affascinato da Adamovic , ma ne ha scritto di stronzate , come voli fantasmagorici con Adamik e altre amenitá, secondo me poteva evitare…visto che lui non è uno scrittore fantasy. 🙂

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      • emilius, ma qs nn dovrebbe essere un sito in cui si parla di apparizioni di ufo. misteri ecc? perché dobbiamo sempre discutere di chi è o non è adamas ? certo che la gente crede quel che ama credere, vede quello che vuol vedere, ma-con tt il rispetto per adams o x chiunque, mi pare che ci possano essere altri argomenti, ad esempio quelli che propone gey sulla strafamosa profezia dei maya. [A proposito! Gey e Adamas potrebbero essere la stessa persona, perché no? come nei giochi di ruolo]

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        • Marisa prima richiami Emiluis poi pizzichi te ? Gey come lo chiami tu e Adamas la stessa persona? Un oceano di mezzo o no? O magari un torrentino chissà…….?

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        • Emilius Says:

          Marisa, mi sembra che nessuno abbia impedito di parlare di ufo e compagnia, che è lo scopo di questo blog, e questo sia!. Semmai contesto solo quelle persone che si spacciono per quelle che non sono… facendo leva sui bisogni e le debolezze delle persone che sperano in un intervento “pseudo divino” per risolvere le loro incombenze e problemi quotidiani ed esistenziali…a me i truffatori come Vanna Marchi mi danno fastidio e ribrezzo, non so a te… Adamas è un burlone e infigardo, non un truffatore, ma voi ci siete caduti con tutte le scarpe, però a voi va bene, anzi quasi quasi il nemico o perlomeno l’antipatico sono io, in quanto vi sto distrggendo un sogno, il sogno allucinante e allucinogeno di Adamas che vi porti in salvo… ma non è rifugiandosi nel “dormire” che si risolvono i problemi, ma nell’affrontare la realtá… sai perchè? Perchè l’umanitá é giá una razza superiore (ancora giovane) con un’anima. Non guardare quella minoranza di bastardi che stanno al potere, la vera umanitá é un’altra cosa…
          Quindi, riassumendo, per mia estrazione culturale logico-matematiche e appassionato di astronomia e ufologia seria!, e difficile che alla mia porta si presenti qualcuno alla porta affermando di essere “et”, se non è in grado di rispondere alle mie domande… :).
          A proposito, ancora con questa storia dei Maya? Eppure ti avevo detto che se c’era qualcosa di vero, ti avrei portato con me in giro per il mondo fino al 21.12.2012 … quindi tranquilla.
          P.S. Geyar non è Adamik, ma Gabry alias Gabriele. 🙂 Che fai, non credi neanche a lui? 🙂

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          • JackMitrasudra Says:

            Sai emilius,prima venivo e commentavo molto in questo blog,ma poi l’apparizione di tutti questi nick con le loro burle, mi hanno fatto passare la voglia di continuare a seguirlo.adamas nn so ki è ma di certo sa molte cose…poi u n appunto a tutti,il calendario non e’ maya,bensiOlmeca

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          • beh allora quando lo cominciamo qs giro del mondo? non restano che pochi giorni utili…

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      • Per fortuna Borghezio sta entrando del tema “GLI ALIENI SONO TRA NOI” , quindi si parlerà di Radio Padania, del premier russo ecc, lasciando per un po’ da parte l’argomento Adamas. Chi è Borghezio? un avvinazzato? un alieno lui stesso , ma affetto da idropisia, e giunto sul pianeta Terra in cerca di una terapia utile? o non è che il prototipo di un nuovo modello umano, l’uomo nuovo di un mondo nuovo dopo la fine di questo, colui nelle cui vene circola alcol allo stato puro? chissà.

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        • MARX Says:

          Marisa.Alfred,Emilius,Hans,Sacripante, Crisantem,Osservatore cosmico,Illuminato ed Accademico, Adamas,Gregorio,Atomal,Zephir,ecc.ecc. avete rotto l.anima con le vostre polemiche da soap televisiva, tanto abbiamo capito tutti,che Adamas, Marisa, il Prof. Pascal Ludwig,non esistono o meglio ,per precisare, dietro Adamas ed altri,esiste solo l.account di Emilius, che se le canta ,suona e ride da solo,spacciandosi per tutti tali ridicoli personaggi,connessi ai piu disparati account. Geyar se non provvedi ad a eliminare la zavorra ,seguiro’ i tanti altri ,INDIGNATI,che gia’ hanno molllato questo Blog diventato infantilmente generalista,polemico,astioso,e micragnoso come la testa di tale Emilius detto Procius tra i Procis,in altri siti.O si parla di Ufo e misteri o non capisco che c…zo di informazione propini al popolo. Insomma sono stufo di dover essere presso poer le chiappe da questi sciocchi,malfamati culturalmente,che scopiazzano libri di fantascienza ed altre amenita’,come Emilius che invia al blog fotocopie di cio che altri da anni sanno avendo gia letto,o come Marisa, novella pseudo -scrittice di Horror fantascientifico, o quel buontempone di Adamas celste ,giallo ,rosso e verdone. Ciao Gabry, a buon intenditore ,,,tante parole….MARX

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          • JACK MITRASUDRA Says:

            Mi sei piaciuto…
            Comunque alcuni di questi sono reali 2/3 persone su tutti…
            Non ti avevo visto mai su questo blog k nick usavi prima?
            Saluti

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          • MARX Says:

            Prima mi firmavo Lenin,poi mi hanno fatto notare che era troppo prosaico e demode’, nonche’ ideologico all.estremo, ed ho ripiegato sul suo compagno di merende, CARL MARX, intellettuale della dialettica marxista sukl capitale, appunto. Almeno Marx non divide le merende con tale Emilius da Norcia tra prociettie procianti. Ciao Mitrasuda ma che bel Nick, molto originale e mi ricorda, anzi non ricordo a quale divinita’ ti sei rifatto. Complimenti. Marx

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          • JACK MITRASUDRA Says:

            Comunque copiate o no sono interessanti le info che ho letto qui di adamas, i racconti di Marisa ecc…

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          • JACK MITRASUDRA Says:

            E comunque demode’ o no ognuno si mette il nick che vuole.
            Mitrasudra pensa me l’ha dato Adamas. Riguardo a Geyar
            poi ovviamente sa bene ki sono tutti questi tipi che scrivono
            sotto i molteplici nick. Per me non fa nulla perche’ da quando si
            e’ creata questa situazione il sito ha aumentato la propria attivita’ che fa sempre comodo, pero’ ahime si e’ perso molto nel sito per quanto riguarda la credibilita’ di alcune persone.
            Non nascondo che anche io sono rimasto colpito dagli interventi di Adamas che ritengo a tratti rivelatori e stimolanti ,e ai racconti di Marisa (anche se a volte gli ho detto di volersi far pubblicita’), poi dopo quando sono cominciati a uscire i saltinbanchi ho deciso di migrare un po’ su blog piu’ seri.
            Ora ri sto qua ma ogni tanto, per notizie precise che confronto in rete tra i vari copi e incolla che fanno i blogger, che a volte sono anche incorretti e privi di una conoscenza profonda dell’argomento…Poi oltretutto nemmeno il google translator sanno usare.
            Comunque Lenin welcome back tra quelli che ancora riescono a tirar fuori dal blog quello di buono che e’ rimasto, tra una puntata e l’altra della Telenovela che trasmettono su ste onde…
            Jack

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          • NECROS-PLASMA Says:

            Tranquillo,Mitrasuda, tu ed altri non avete la piu’ opaca e pallida idea chi e’ stato e’ e sara’ ,ADAMAS il celeste, mezzi tecnologici ed economici infiniti,viene da altrove,vive nel suo altrove,sa tutto di tutti,governa questo piccolo satellite del X pianeta,denominato Terra,e’ la quintessenza dell.intelletto e dello Spirito,rappresenta la regalita’ di cio che voi ,erroneamente ,chiamate DIO e;,precisamente e’ la mente operativa di DIO, come io sono la mente esecutiva del divino ADAMAS, giustamente glorificato ,da voi bipedi, quale celeste tra i celesti: Ho stillato per suo conto e nome,ADAMAS, UNA LISTA DI PRESCRIZIONE DI COLORE OPACO,OVE sono indicati i nominativi dei suoi detrattori, cioe’ 3 somari umanoidi i quali usano una 20 di nick accavolanti. Per costoro e’ iniziato pianto, dolore e stridor di denti, infatti molti hanno chiesto di albergare, supinamente, altrove. x te, Jack mitrasuda e Geyar, baciati dal benvolere di ADAMAS, saranno copiose gioie e delizie .NECROS-PLASMA

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          • adamoadamas Says:

            Generoso il vs.celeste e divino Adamas

            visto che ti ha elargito un titolo nobiliare cosmico;ecco perche sei cosi’ servile, devoto, pendendo dal suo essere ,e pensare, adamitico. Ti auguro che sia un buon padrone,ovviamente ne ammiro il pensiero e lo scrivere,lo rispetto,lo temo, ne sto alla larga, da Adamas,essendo contro il PADRONATO, per antonomasia, e a prescindere.. Ciao. MARX

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          • ——–PROFEZIA DEI MAYA ——- NOI .ADAMAS, ESORTIAMO GLI ” ILICI ” UMANOIDI SUB-UMANI-BIPEDI-QUADRUPEDI- SOMARI E SOMARANTI,DEL COSIDDETTO PIANETA TERRA……SIC….SIC…ED ANCORA …SIC !!!!!! A CONTINUARE IL GOZZOVIGLIO -FRADUDOLENTO- DI MERCANZIE VEGETALI,CARNALI,MINERALI, A CONIGLIARE -ALACREMENTE -ALL.INTERNO DEI TALAMI MARITALI,AMATORIALI,AMANTIALI, O DA MAIALI,,,ASSISTERE IMPERTERRITI , SEMPRE PIU RINCOGLIONITI,ALLE PRIMITIVE PARTITE PALLONARI ,IMPALLONANTI ED IMBALLANTI LA VOSTRA GIA SCARSA MATERIA GRIGIA, A VISIONARE SQUALLIDI FILMETTI DA ZERO EURO,A LEGGERE CAVOLATE INGROVIGLIANTI,CONTINUATE A SEMINARE MALATTIE,MORTE GUERRE , MISERIE, POICHE’ NON E’ GIUNTO,PER ORA, IL VOSTRO RESIDUO TEMPO. INFATTI IL ” VORTICE TEMPORALE” ,ORIGINATO NEGLI SPAZI ,PROFONDI, PER SUPREMA DISPOSIZIONE INCONTROVERTIBILE ,GIUNGERA’ NELLA VOSTRA GIA’ ,MALRIDOTTA ORBITA, AVVILUPPANDO PRIMA,FAGOCITANDO POI.IL PIANETA,TRA 5 ANNI ,3 MESI, 1 SETTIMANA, 2 GIORNI,13 ORE,- COSI’ E’ STATO DECISO IN ALTO…MOLTO IN ALTO…OVE SONO ASSISO NEL TRONO, DELLA MIA GLORIA. NEL CONTEMPO, LA FINE DI QUESTO MALFATTO MONDO,PEGGIORATO DAL VOSTRO STESSO ESISTERE, E’ COMUNQUE INIZIATA NEL SENSO DI RINNOVAMENTO SPIRITUALE,PERCEPITO – SOLO- DAGLI SPIRITI PIU SENSIBILI ED EVOLUTI- INFINE I MAYA,ESSERI DI PASSAGGIO SU QUESTO PIANETA, PER RIFORNIRSI DI MATERIE PRIME E STUDIARE L.EVOLUZIONE DELLE SPECI VIVENTI,SOPRATTUTTO NEL SISTEMA SOLARE,OVVIAMENTE NON ERANO UMANI , PROVENIVANO,E RISIEDONO, SU ” TAU CETY “, . PRIMA DI RIENTRARE NEL LORO SISTEMA STELLARE, CONTAMINARONO,SESSUALLMENTE,UOMINI E DONNE NONOSTANTE FOSSE LORO VIETA PER MOTIVI GENETICI,VIRALI,BATTERICI. ECCO PERCHE’ VI HANNO LASCIATO, IN DONO,IMPERFEZIONI,MALATTIE EREDITARIE,CONGENITE ACQUISITE. IL VOSTRO DIO VI AVEVA FATTI PERFETTI ,NEL COSIDDETTO EDEN,…COME DIRE CONDUCEVATE VITA AGRO-PASTORALE TRANQUILLA SENZA ANSIE ED ANGOSCE, MA LA ” MENTE ” DEL VS. SPIRITO PENSAVA,VEDEVA,AGIVA NELLA VISIONE DELL.ENTE SUPREMO QUALE PRINCIPIO UNICO, E PRIMO. I MAYA RITARDATARI,E COLPEVOLI, SULLA TERRA, FURONO ELIMINATI,INCENERITI DA FOLGORI DI ELEVATA ENERGIA,A VOI SCONOSCIUTA,PER L.ABOMINIO CHE COMMISERO, GLI SCAMPATI FURONO DECIMATI DAI VOSTRI ” CONQUISTADORES “. AI ” TAURYANI ” DI CETY,FU INTERDETTA,PER SEMPRE L.ESPLORAZIONE DI ALTRI SISTEMI SOLARI O STELLARI. ECCO PERCHE LE VOSTRE RECENTI SCOPERTE INDICANO ESSERI SOVRUMANI,SCAFANDRI, AERONAVI.ARMI E TECNOLOGIE INSOLITA PER QUEI TEMPI TERRESTRI ALL.ALBORE EVOLUTIVO. TUTTO VERO,PER QUANTO AFFERENTI REPERTI,LEGGENDE,MITI DI NATURA ALIENA, MAN NON TUTTE LE CIVILTA EXT. SONO MOSSI DA BUONI INTENDIMENTI ED AZIONI. BUONA DIGESTIONE, MENTALE, A TUTTI. ADAMAS

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          • marx mi accontento del tuo apprezzamento, anche se non particolarmente lusinghiero- non sono una pseudo scrittrice sono una scrittrice e non scopiazzo nessuno – non ho motivo di considerarmi ed essere considerata una micragnosa “culturalmente malfamata ” (?)- evinco che tu non mi hai letto né poco né tanto e non ti do’ torto- leggere è impegnativo, richiede tempo e una certa determinazione- oppure una precisa passione per l’argomento- insomma sono convinta che è difficile ormai trovare qualcuno che abbia voglia di leggere!
            Cmq, per tua informazione anche se sono certa che “non te ne può fregar di meno” come dicono a Roma, ho sempre scritto , sono un’ex giornalista (ex perché i giornali hanno diminuito il personale in tutti i sensi), quindi assolutamente non un’improvvisata. Complimenti per il nick.

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          • dato che qui grazie a gey continuano a venir pubblicati pezzi del libro, mi farebbe piacere che qualcuno mi chiedesse qualcosa, o facesse qualche riferimento al libro.. invece trovo sempre le discussioni solite sui supposti molteplici account e nick di adamas – mitrasudra io ho sempre qs stesso nick, cioè nome e cognome , sono reale.

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          • Hans Says:

            ADAMAS è tanto tempo che non ti fai una bella sudata a letto con una donna vero? A meno che tu non lo abbia mai fatto.

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        • forse non mi sono spiegata volevo dire che c andrei piano nell’utilizzare Borghezio come testimonial della presenza degli alieni tra noi o del loro imminente arrivo- finché si cita mednelev è un conto, ma citando Borghezio passiamo x alcolizzati tutti quanti.

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          • Camerata Marisa sei proprio FASCISTICAMENTE FANTASCIENTIFICA. e non spacciarti per COMPAGNA ,seppur di campagna… Punto.Ti comporti come una borghesuccia,atavica , spocchhiosa, come l.ex compagno,per nostra fortuna, DALEMA, che gira il mondo nella sua super barca da appena 2 miliardi di vecchie vostre luride lirette,tanto disprezzate, fino a quanto non sono state accasate nelle sue tasche. Alla faccia delle Plebi e del popolicchio difeso,a chiacchere,e fregnacce. poi dicono,in giro, che tornera ‘ il Duce,…e lo credo bene…lo credo…anche se non si sa’ se di colore nero,rosso o verde-Grillo!!! MARX

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    • NEUTRON Says:

      Marisa dici bene, quel buffone di Emilius non sa un fico secco,o fresco di Adamas e poi non e’ all.altezza tecnologica di Geyar,del Celeste, ed altri, La riprova e’ che la legge sulla privacy consente, solo ai titolari dei Blog O proprietari dei server, di accedere agli account, per motivi di sicurezza od indagini criminogene su pedofili,ricattatori ,ladri e maniaci. fanno bene le Autorita’ a monitorare tutti, imbecilli compresi,ma se sgarrano sono centinaia di migliaia di euro di rimborso legale per la violazione, Poi che esistano dei programmetti da quattro soldi piu o meno leciti od illeciti, quasi sempre inutili ,per scoprire le fonti account ,e’ dimostrato dal fatto che basta installare ANONYMUS, o HOTSPOT SCHELD, o similari….PER OCCULTARE il proprio account, il quale ,comunque ,non ti consente di scaricare programmi od aggiornamenti od email,vista la falsa identita’ che esprimi quando sei ,o vuoi essere in incognito,neutralizzandi il proprio I.P.. Dunque Emilius e soci, cioe’ sempre lui medesimo a voglia a fare le serenate ad Adamas il celeste. Penso anche che Emilius abbia ammirazione per il divino Adamas, frammisto ad odio-amore,per la sua immensa cultura. Guarda se mi dici che ADAMAS POSSA ESSERE ANCHE IL PROF.LUDWIG PASCA, E’ ACCETTABILE, vista la possenza ed equivalenza culturale anche se diverisificata nelle argomentazioni trattate, ma che adamas sia viper, zeus, alfred ,gregorio ecc. e’ ridicolo,basta notare lo stile scritturasle e del pensare che costoro manifestano cioe di media cultura rispetto ad ADAMAS, ovviamente non intendo offendere costoro peraltro estimatori convinti del celeste.Almeno che Gabry Geyar non gli abbia riferito i veri o falsi account usati da chicchessia ad Emilius,proprio a lui. ? ma dai Marisa Gabry e troppo serio ed accorto per fare cavolate del genere ed i presuntin guai correlati che subirebbe. Ciao . NEUTRON

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      • neutron non ho niente da occultare – la rete è piena di riferimenti a me come mi vedete qui nome e cognome- in facebook ci sono anche le foto del paravento-universo – forse vi annoio ma mi piacerebbe tanto che lo vedeste- almeno virtualmente

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        • NEUTRON Says:

          Marisa posso assicurarti che ti stiamo leggendo in tanti, e riesci anche a farci sognare ,tra scienza e fantascienza, solo che molti di noi non sopportano le interferenze di tale Emilius, per fortuna sparito ,dal sito di Gabry,dopo la carne e le bastonate on-line che gli abbiamo rifilato, visto che ti aizzava contro il Celeste Adamas,spacciandosi per tuo amico, ma Emilius tuo amico non e’, poiche’ si maschera dietro una decina di falsi account, compreso quello di Adamas,il divino, che se la sta spassando a sciare in Tirolo ,ed Austria ,da quando ci ha comunicato nel suo Blog,con accesso password,diretto alla grande,per suo nome e conto, da una decina di suoi stretti , fidati collaboratori e collaboratrici ,bellissime ed avvenenti, poiche’ ADAMAS, ha fatto gli umani auguri a noi umanoidi e ci ha tranquillizzato sulla imminente data della NON FINE DEL MONDO., che sa lui quando accadra’. Beato Adamas ,il celeste, che se la gode in modo terrestre. Auguri per le prossime feste. Pensa che in pochi mesi, sul suo Blog gli utenti sono quasi 6.000,tutti selezionati e certificati come serieta e discorsivita’,molti provengono da questo sito e mi spiace per Geyar, ma visto che non c.era piu spazio per Adamas ed anche il prof. Ludwig Pascal, costoro devono essersi comprati o costruito un Blog tutto per loro,inoltre lo cliccano, moltissimo dall.estero.NEUTRON

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          • grazie neutron sono contenta che davvero mi leggiate- posso solo scrivere (e dipingere) che altro posso fare x farmi capire?
            Loro sono già qui- il dna si sta risvegliando negli ospiti – ma loro ci seguono e proteggono – nn sono qui x nuocere.

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          • Hans Says:

            Carne e le bastonate on-line che gli abbiamo rifilato?? Te travisi la realtà amico del sole, Emilius è stato l’unico che vi ha tenuto TUTTI per le palle e si è comportato da signore evitando di sputtanarvi, compreso quello che cambia nick come le mutande e che soffre di schizzofrenia dello sdoppiamento della personalità che scrive un sacco di fregnacce in stampatello, CURATEVI !!

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          • ER PERACOTTARO Says:

            Questa e’ veramente bella, e buona, e pure natalizia, il BOVE, dice cornuto all.ASINO, cioe’ Hans dice a se stesso,cioe’ ad Emilius,Gendarme,Alfred, Gregorio,Padre Gendarme, ,PorcoMondo,Adamas, ecc. le stesse stron…ate, e cogl…ate ,che rappresentano col loro scurrile linguaggio non ufologico. Sapete che dico ad Emilius,Hans,Adamas,ecc….. venite qui da me, nel frusinate, a fare caciotte,salsicce, panna e formaggi,nonche’ ricotte varie, mi manca il personale, e 500 euro al mese, senza contributi, ve li garantisco,per 5 ore di lavoro giorno-notte a turno e senza diritti,pseudo-sindacali,si intende che hanno distrutto l.italia. Auguri a tutti, tranne che ai caz…oni di cui sopra. ER PERACOTTARO

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  3. SIGMA Says:

    ma si ho deciso,a costo di essere strafulminato da ADAMAS,il celeste, presto daro’ in pasto,on-line. la biografia, non autorizzata di ADAMAS, si scazzera ma ne varra’ la pena per i suoi numerosissimi estimatori , ed i pochi detrattori. Fremete,fremete, suscitero’ in voi il ” languore dell.intelletto ” . SIGMA

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    • Emilius Says:

      Attendiamo le tue avvincenti rivelazioni, Adamik… ops,
      dottor Sigma; occhio peró, a non scrivere ulteriori cazzate, altrimenti ti mandiamo il Gabibbo di striscia la notizia.

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      • Hans Says:

        Grande Emilius, ormai colui che soffre di sdoppiamento della personalità è all’angolo!!

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        • Emilius Says:

          Hans, più che all’angolo, ho paura che sia stato risucchiato nel buco nero che si trova al centro della nostra Via Lattea con la sua Enterprise deluxe 4000, insieme a mons. Gregorio e qualcun’altro dell’allegra banda. Non ha aspettato neanche il 21.12. 2012, quel bricconcello… meno male che Geyar non è partito quel giorno… 🙂 Mah, qualche altro alterego si farà certamente vivo, un po’ di umorismo fra le cose serie , ogni tanto ci vuole…

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          • no ..no.. io parto dopo tempo a tempo con il tempo Emiluius

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          • NEXUS Says:

            Emilius tu ed i tuoi numerosi fasulli account, Adamas compreso, che probabilmente manco sa che esisti, visto che usi fraudolentemente il suo celeste Nick,mi sa che vi siete bevuti il vostro ,gia piccolo cervello, e siete stati risucchiati dallo stesso buco….nero o marrone dello vostro medesimo c…..u….lo……Nexus

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      • l.Imbecillita’ umana ,massificante, non ha limiti,adesso anche questo fesso di emilius,in minuscolo, ha imparato a dire opsss..oppsss,evidentemente fa lo stalliere nelle stalle di Adamas il divino e celeste,non. c.e’ altra spiegazione STIGMA

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  4. alfred chi lo può dire magari ci intenderemmo! ma guarda che sono una persona noiosissima, vegetariana e sempre in meditazione – scusa sei uno sei camerieri dell’Herris bar?
    oppure (più plausibile) chi scrive è uno solo con tante firme- non snobbo per niente adamas- dico che non capisco cosa scrive ma non è vero, capisco benissimo.

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    • ALFRED Says:

      Marisa mi gratificheroì contemplandoti mentre mediti, sara estasiante per un oviparo e carnivoro come me,imparare a gustare i vegetali…viventi…. Baci Alfred

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    • SIGMA Says:

      Marisa per me sei una superstagionata pollastra ,fine e colta dopo il divino Adamas,da infornare,dunque gustosa e voluttuosa,sia per quello che scrivi,pensi , dici con ilarita , sottile arroganza e non-sense. Ingozzati pure di vegetali, il brodetto sara’ piu digeribile e gustoso, la carne morbidissima, e senza crassi grassi. smac,smac ALFRED

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      • Emilius Says:

        Cara Marisa, stai subendo una corte spietata e antropofaga … ai limiti dello stolking…. ma chi è, Alfred o Sigma? Ma no, vuoi vedere che è quel timidone e sornione del celeste e Di-Vino Adamik sotto mentite spoglie, che ti scrive dalle falde del Kilimangiaro, paraponzipo-popo?! 🙂

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      • Hans Says:

        Ma quanti nick usi? Sei proprio fesso adamas!

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        • Devo dirlo ho presentato a un festa x pittori il mio UNIVERSO PARAVENTO, mi han dato subito il primo premio! bello no? se volete vederlo è in facebook – non si vede il retro perké nn l’ho fotografato. Altra cosa: l’ha detto il premier russo: stanno arrivando!io ho letto che sono tra noi da sempre e ci proteggono pure.Ora la loro azione protettiva sarebbe più selettiva cioè proteggono in modo particolare alcuni tra noi che fungono un po’ da tramite. Cioè alcuni terrestri hanno l’incarico di cominciare a parlare molto degli alieni e del loro arrivo, per sensibilizzare le coscienze. Costoro (i terrestri che fan da tramite)sono riconoscibili da alcune caratteristiche molto peculiari, che qui nn dico. (Non sono Adamas né altri celebri ma ho quelle caratteristiche!)

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      • SIGMA Says:

        Alfred ti avevo invitato a non usare nick altrui, CIOE’ SIGMA,se non la pianti ti stantufo l,.orecchio,giusto per intenderci, o lo riferiro’ al tuo amico Adamas il celeste per farti strafulminare col suo terzo ochhio. SIGMA

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    • PENETRATOR Says:

      Marisa dacci un taglio e piantala con i tuoi piagnisdei ,tremulanti,on-line,fantascientifici, abbiamo capito che sei la moglie o l.amante di 3^ categoria , o concubina 2° livello,del celeste Adamas, e che lui ,il divino, nel vostro talamo, ti scrive i libri su ASURA ed altro,mentre lo delizi con i tuoi inverencondi rirriferibili suplizi,dei sensi. PENETRATOR

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    • Ma scusa mia appetibile Marisa, oltre che a scrivere dipingere e pensare ci sono tante cose gaudenti e bollenti ,da fare ,nella alcova, metafisica o fisica. Ciao auguri ALFRED

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  5. che carini – non pensavo che leggeste davvero- anche adamas che mi elegge a bibliotecaria di classe1! Alfred allora se leggessi il n.5 e il n.6 al quale sto lavorando .. grazie anche a Mitrasudra (che secondo me circola nell’Herris Bar travestito da cameriere)- non sono laureata in fisica ma avendo le basi ho divorato-assorbito una quarantina di libri sull’ argomento e dintorni-quindi mi sono fatta le ossa- la scienza per me è religione- ciò detto non so in realtà cosa scrivo perché scrivo sotto dettatura – una volta si diceva in trance- scusate ! a volte ho l’impressione che abbiamo poco tempo davanti- a presto quindi.

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    • Marisa, fatti spedire una foto dal Di-Vino Adamik della scultura in bassorilievo che si trova nell’rchivio del tempo scolpito in oro e contornato da pregiati quarzi-lapislazuli ed altre gemme rare, ecc. ecc. Magari se questa foto la metti in quarta di copertina, il libro ti porta fortuna. 🙂 Non me ne volere, Marisa, ma quell’uomo gli voglio bene, è il più spassoso di tutti, Grillo, il suo mito, è un dilettante. 🙂
      P.S. A proposito, auguri della promozione, davvero lusinghiera, pensa che a Mons. De Gregorio l’ha messo a pulire i bagni della Biblioteca siderale sita sul pianeta Shangrillà. 🙂

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      • caro emilius grazie del suggerimento- perché dovrei volertene? a proposito di che? sì, hai ragione, sono davvero lusingata- la mia esistenza su questa terra è un deserto di malignità e spine- non immagini! ci siete solo voi qui a darmi qualche segno di apprezzamento (nonché conforto). Nei bagni della biblioteca nn credo ci sia granché di impegnativo per Mons. Gregorio, su quel pianeta ormai l’evoluzione è tale che han superato le noiose e basse problematiche legate a taluni aspetti della funzionalità biologica.

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        • ATOMAL Says:

          Brava Marisa hai compreso tutto del celeste Adamas, per questo, Lui, nella Sua dorata solitudine,tra cieli e terra, ti apprezza,silente, proteggendoti dalla protervia dei tuoi imbecilli denigratori i quali,spesso ,si spacciano per amici mentre appena cambiano sito, ti sfottono.Il nostro Adamas e’ quello che e’…NUDO…e CRUDO,ma almeno ci ha messo lo spirito di verita’,l.astronave e la cultura elevatissima, la faccia (seppure doratamente artefatta per non abbagliare i fessi.).. Questo lo contraddistingue dagli SHERPA DELLO PSEUDO INTELLETTO, per fortuna minoritari in questo Blog, ,i quali ci hanno messo solo la loro faccia di ..c….lo…..e comunque sono spariti,avendo capito che, in questo serio blog ,non e’ aria per buffoni,suonatori di pifferi ed incantatori di serpenti, con l.aggravante di aver attaccato non solo ADAMAS, che se ne strafotte, facendoli languire di invidia,ma anche il mite Gabry – Geyar.. Attenta ai falsi adulatori che ti contattano per contaminare il tuo intelletto…appena inferiore a quello del divino Adamas .Ti sei accorta appena e’ comparso on-line Gendarme, funzionario polizia postale amico di Adamas, gli incolti si sono dileguati,peraltro mi risulta che ha fatto tre verbali salati ai vituperatoriCiao ATOMAL

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          • Psyche Says:

            Marisa hai notato ? piu sto tizio….come se chiama…. ah si…. Emilius, il procione, , cosi ormai e’ soprannominato in molti siti italiani ed esteri, supplica,prega,si genuflette davanti al Celeste Adamas, facendo finta di attacarlo,piu il Divino non solo lo snobba, ma non se lo fila proprio e, detto da me, che tratto di psicoanalisi puoi fidarti, si tratta,in sintesi, di sudditanza intelettuale,corroborata da odio-amore, con chi e’ piu elevato,ricco e colto di te…..in questo caso,classico, di clinica fobico-psicopatolgica,trattasi di una forma di masochismo esistenziale, cioe’ trai piacere dall.essere offeso, vituperato, denigrato, non calcolato,da chi ti vede come formica, peraltro non laboriosa ma solo boriosa. Adamas,o chi per lui, che la sa lunga,molto lunga, , elargise tale afflizioni goderecce ad Emilius e soci, cioe’ sempre se stesso,ed i suoi poco originali ,numerosi,nick, moltiplica il suo masochistico piacere-godere,elaborando account uno appresso all.altro. Furbo il procione,piu account fasulli piu mazziate maso, super-goderecce.PSYCHE

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        • Hai dimenticato il disumano calvario terreno, mia diletta e prediletta figlia, MARISA, oltre le cattiverie che hai elencato, ma no credo elaborate da Emilius non e’ cibo o cultura, per la sua mente, sono punzecchiature sosfisticate , colte di qualche invidioso che ti stima ed ammira sentendosi soverchiato dalla tua fertilita’ mentale e benevolenza ,generica , dicevo …che ti hanno inflitto,magari traendone torbido piacere,di cui godi on-line.. Benedicente,semper, Mons. Gregorio

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      • ho capito bene? il mitico grillo è il mito di Adamik? (adamas presumo). Se è così, qs mi accende un’aureola in più intorno al capo di adamas. Answer emilio! devo sapere qs cosa.

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        • Emilius Says:

          Certo, cara Marisa , per Adamik , Grillo dovrebbe essere il padre della patria italiana. Adamik, oltre che filosofo teoretico, é anche grande attivista del movimento 5 stelle… saranno le stelle che lo attirano? Mah, ai posteri l’ardua sentenza. 🙂

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          • qs non la sapevo. Se x adamik intendi Adamas, qs notizia davvero me lo colloca su un piedestallo da centometrista olimpionico . Adamas è un grillino? bene bene! a proposito: vedo nevicare qui sul sito. E’ una cosa naturale? o è il mio monitor?

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        • a proposito di grillo: mi era andato giù per le sue esternazioni da guru intransigente- ma ho deciso che lo voterò lo stesso! per dar fastidio agli altri, specie a quelle mzxde del pdl o quel che sia, gli amici di COLUI DI CUI IL TACERE è BELLO. Torna pure in campo, pezzo di mxrdx, troverai tanti grilli cantartele sode.

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        • Marisa lascia perdere le strampalate, ed ininfluenti ,pseudo informazioni di Emilius,costui non sa un cavolo a merende o a cena per quanto concerne Adamas,verde o celeste …,,ufo, MISTERI ecc…verde . Posso solo anticiparti che ADAMAS ,nelle insolite vesti ,e travestimenti umani, e’ l.Eminente, SPIN-DOCTOR, di elevate personalita’ nazionali ed internazionali,ad ogni livelllo e potere sociale. Ecco perche’ tutti parlano ,ed incensano,,O SPARLANO DI ADAMAS, ma nessuno, osa toccarlo…come quando Dio disse: NESSUNO TOCCHI CAINO. Per farmi meglio capire,questo e’ l.anticipo della BIOGRAFIA NON AUTORIZZATA di ADAMAS,ma vista che la curiosita’ e non solo malaf-emmina ma anche mala-donna, ci metto anche una chicca, NON checca, pre-natalizia : L.ORGANIZZAZIONE ” TRILATERAL E BILDBERG ” a livello di afferenze,inferenze,,influenze su scala planetaria e’ vassalla ,da 3 decenni, dall.organizzazione piu’ elevata, ED IMPENETRABILE,denominata,”THALOS “,alle dirette dipendenze operative e finanziarie del Celeste come lo avete chiamato voi. Altro che SPECTRE, o relative pagliacciate di BOND… ed eredi…. SIGMA

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  6. AURUM Says:

    Il mistero di tutti i misteri,madre e padre ,di tutti i mini e grandi misteri, su UFO ed E:B:E e’ stato svelato nei dettami cosmologici,cosmogonici e tecnologici dal celeste ADAMAS assurto, ascensionalmente, nei suoi cieli, lasciandovi ,tutti, con due palmi di naso ed ha fatto bene. Aurum

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  7. Belfagor Says:

    Resurection dell.amico Jack Mitrasuda,rientrato dallo ” spazio profondo ” dopo aver gozzovigliato a livello siderale con il divino,mitico,.celeste Adamas. Condivido il giudizio che dai su “cronache di asura”, che in modo indiretto,pur essendo trasognante,e delicatamente di atmosfera evanescente,il che non guasta,denota tracce iperboliche,ADAMITICHE. Ciao. Belfagor

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  8. gey qualcuno penso che legga- magari gli alieni!
    Ho visto quest’altra cosa sulle città sulla luna. Ma quelle città non sembrano tanto rovinate! e se fossero ancora in funzione? mi pareva persino di aver letto che gli astronauti han riferito d’aver visto qualcuno. E comunque è strano che non si sia più tornati sulla luna.

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    • Marisa e tutto funzionante sulla Luna come su Marte a noi ci dicono che sulla Luna non son tornati ma non credo sia vero hanno dei trattati con gli esseri chiamiamoli lunari come quelli su marte non ho mai creduto che la stazione spaziale sia stata costruita per scopi scentifici uno a caso anch’esso strano scudo spaziale e i tanti satelliti che ci tengono nascosti gli scopi senza parlare della ora presenza cinese nello spazio non credi anche tu ? lex universi et arcani mundi dal contenuto reale ?

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      • L.Osservatore Cosmico Says:

        Geyar frena le veritiere rivelazioni ,e supponenze ,ufologiche,qualcuno in alto, molto in alto,potrebbe non gradire le tue ,purtroppo vere, rivelazioni UFO-ALIENI. Adamas e’ intoccabile,ma tu sei vulnerabile. L.OSSERVATORE COSMICO

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        • Lo so ma e difficile stare sempre in silenzio…..

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          • confiteor Says:

            Confessa ,Geyar ,le dritte su UFO- E.B.E. te le da ‘ il celeste ,divino ,e magnifico, Adamas il quale si dice in giro ,sempre piu insistentemente,sia un Ingegnere aereo-spaziale di altissimo livello, d.origine austriaca,sorvegliato e protetto notte e giorno.giorno e notte, da ben quattro superpotenze planetarie, ha un villone in Alto Adige, ma lavora 8 mesi l.anno negli U.S.A IN rUSSIA, CINA e GIAPPONE, CON UNA ROTAZIONE CONCORDATA.Ciao Confiteor

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          • ADAMAS Says:

            RIFERISCONO,A NOI ADAMAS, IN TUTT.ALTRE FACCENDE AFFACEDANTI,DELL.AVVVENUTO ” PARTO LETTERARIO ” FANTASCIENTIFICO,MA NON TROPPO, DEL LIBRO ” CRONACHE DI ASURA ” , IL CUI CONTENUTO E ‘ RITENUTO, DA NOI ADAMAS, ” VERIDICO ” CON SFUMATURE PROSAICHE CULTURALI, DEGNI DI NOTA RIFLETTENTI,ESSENZIALMENTE, LA FORMAZIONE ACCADEMICA DI TALE SIGNORA MARISA DI BARTOLO. DOPO TALE PENOSO , SOFFERTO, CONCEPIMENTO, NOI ADAMAS PREMIAMO ,LA SOPRACITATA UMANOIDE TERRESTRE,BIPEDE, NON SOMARANTE, CON LA RICONFERMA DELLA NOMINA A ” BIBLIOTECARIA ” DI 1^ CLASSE ” ,IN QUESTO SISTEMA SOLARE,CON RELATIVE PREBENDE ED EMOLUMENTI,INDUBBIAMENTE MERITATI E, DECISAMENTE SUPERIORI , A QUELLI DEL SIGNOR ” ER BATMAN ” RESIDENTE NELLA COLONIA PENALE REGINA COELI, IL QUALE GUADAGNAVA SENZA SUDARE,COME HA SUDATO,E TRASUDATO ,MADAME MARISA. NOI ADAMAS DISPONIAMO CHE IL NOME DELL. L.AUTRICE DI TALE PRODEZZA, SIDERAL-LETTERARIA SIA ASCRITTA NEGLI ” ANNALI DELL.ARCHIVIO DEL TEMPO ” , SCOLPITO IN ORO,CONTORNATO DA PREGIATI QUARZI-LAPISLAZULI ED ALTRE GEMME ,RARE,TERRESTRI O DEL PIANETA URANO. ADAMAS DIXIT. …-ADAMAS-

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          • Gey, perché mai dovresti stare in silenzio? questa è una sede più che opportuna- ci sono in internet rivelazioni clamorose ma nessuno le legge! oppure leggono ma poi dimenticano -ad esempio disclosure project- inoltre: uno scienziato cinese tra poco ci dirà tutto per filo e per segno.

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          • CONFITEOR Says:

            Marisa, per precisione , e’ il divin celeste ADAMAS che ha dato le dritte ai cinesi,aggiornati,costoro non vi diranno tutto per filo e segno ma riveleranno segni e fili. CONFITEOR

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          • Confiteor magari so un Alieno puro incarnato in Gabry………? Non si dice in giro caro confiteor e vero

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      • gey non credo che le città sulla luna siano un montaggio fotografico, è più facile che sia un montaggio la faccenda della bandiera americana che sventola senza vento- ho visto foto di alberi su marte e astronavi parcheggiate sugli anelli di saturno- tutto finto? quando i cinesi ci racconteranno come stanno le cose ci sarà da ridere.

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        • QUANTUUM Says:

          Marisa ma se sulla Luna, dicono, che non c.e’ ossigeno ed aria ,come fa a sbandierare ,la bandiera, dei potentissimi Stati uniti dAmerica, che Iddio glorioso ,ed altissimo, ed il celeste Adamas ,suo servo fedele, ce li conservi. Ciao. QUANTUUM

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          • infatti quantum era una finta! avevano registrato in studio la bandiera svolazzante e volevano farci credere che avesse svolazzato sulla luna. Poi smascherati l’ hanno arrangiata dicendo che siccome il filmato VERO era venuto male, allora avevano pensato di farne uno finto ma plausibile (secondo loro) per non deludere i poveri teleutenti. Tutto questo aveva fatto pensare che sulla luna non ci fossero andati proprio. Io credo invece che ci siano andati ma non vogliono parlarne più, il finto filmato l’han fatto per non farci vedere quello vero, con mura, città e residui di astronavi e forse altro. Chiunque ci sia come faccia a respirare senz’aria non lo so, forse ci sono coperture trasparenti oppure in certe zone della luna c’è dell’aria che viene da sotto.

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          • Quantuum dicono hai detto giusto dicono……..

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          • Marisa credo ci hai azzeccato non esiste per la Nasa una verità vera non camuffata

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          • SUBLIMINAL Says:

            Augurissimi al Celeste ,e Divino ,Adamas dai Suoi piu stretti collaboratori e collaboratrici: ATOMAL – NEUTRON -MACROCHIP – SINEDRIO – ILLUMINATO – ACCADEMICO -ZENIT- NADIR -TRISMEGHISTOS – ARCANA MUNDI -…..INTER/MUNDOS…..ZEUS – NEUTRON – VORTEX -DIMENSION – MAGISTER – ANIMA MUNDI – SOL INVICTUS – DUX – METATRON – IDRASUTA – CENTURIONE -SIGMA – ENIGMA PISTIS SOPHIA – SOPHIA – COSMOS -INTELLECTUM – QUANTUUM – CONTINUUM -NUCLEAR – SAVALAS -CRISANTEM – TEMPORAL DIMENSION – COSMIC SECRET – JADALBAOTH – ASCENSIONAL – VIPER – DELATOR – SPY – SFINGE – TEMPIO -SOLE CHE SORGI LIBERO E GIOCONDO -SUBLIMINAL-SINAPSI-GIOVINEZZA/GIOVINEZZA – INNO A ROMA – AVANGUARDISTA- PATRIOT-BELFAGOR – FASCIO – SATAN – SATANASSO -PRO/CONSOLE – TRIBUNO – MILITIA CHRISTI -OPUS DEI NUNC DEUS -TERTRAGRAMMA – PIRAMIDE -SAPIENTIA – CONFITEOR – CARDINALE – GENERALE- SIGNUM – MILITARY – MOLLICA -ANASSIMANDRO – PLATON – ARISTOTILES – VANGUARD – CONTROLLOR -INSPECTOR – PARUSIA – MIRACLE -OMNIBUS- OMNISCIENTE – IPSO FACTO – AURUM – GLACIAL – PORFIRIO -PERFIDIO – CONCUPITOR – INQUISITOR -TORQUEMADA- PORQUEMADA – NUCLEUS – DIAPASON – THALOS – MANIACAL – CIMITERIAL -OSTROGOTO – BARABBA – BARBARUS – VICTORIA – NEFANDER – CONCUPISCENS – CONFESSOR -INFLICTOR- DEFECATOR -INQUISITOR………….L.ELENCO DEGLI ALTRI 12OO DIPENDENTI GENERICI – LIVELLO ESECUTIVO/SPEC IALISTICO – CHE, OVVIAMENTE, SI SONO ASSOCIATI PER NON PRENDERE CALCI NEL DERETANO,DA NOI ,SUOI DEVOTI DIRIGENTI, O LIICENZIATI..TOU COURT…….SONO IN IMMINENTE ARRIVO-TAB LOID SU SUA SUITE MONTANA. DEFERENTI OSSEQUI E VITA LUNGA E GLORIOSA ,O CELESTE.—————– ESTENDO ,SU DISPOSIZIONE DI ADAMAS, , FERVIDI VOTI AUGURALI ANCHE A GABRY-GEYAR- DETENTORE,INDEFESSO, DI QUESTO BLOG————– Firmato : SUBLIMINAL

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        • confiteor cmq i cinesi hanno messo a frutto le dritte di adamas e inoltre non secretano niente.

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          • CONFITEOR Says:

            Marisa mi fai sbottonare…..troppo e sono pure timido.,e scapolo,…ma visto che fai acute ed intelligenti osservazioni UFO-EBE,te la scodello tutta : A prescindere da cio che ha scritto , Adamas, a mio avviso egli e’ un pezzo grosso, di uno o piu enti governativi,ovviamente non alieno ne’ profano ad alta cultura tecnologica,l.affaire APOLLO e relativa bandiera e’ stata la messiscena per i pollai terrestri, infatti se non lo avessi ancora capito il sistema solare e’ stato quasi tutto colonizzato ,da almeno 35 anni,con l.aiuto di entita’ extrasolari , rivelato da Adamas,secondo me scopiazzando e ricostruendo ad arte, dossier top secret ,con autorizzazioni elevate,dice la verita Adamas, perche gli hanno ordinato di dire e scrivere, edulcoratamente o parossisticamente, la verita’ UFO, EBA, riuscendoci a meraviglia., infatti condivido cio che scrive Atomal. , Adamas piu che un ingegnere aereospaziale sembra essere un sociopsicologo che ha messo su la messinscena, per erudire le masse,e magari lo strapagano pure. Posso garantirti che le mie fonti sono certe, visto che sono un dirigente ministeriale, piazzato in un delicato Ministero Di una cosa e’ sicura la mia inelligenza, chi ha tentato di mettere il sale in coda ad Adamas si e’ bruciato o la reputazione o la vita. Stategli alla larga,nfatti mi hanno riferito non so se un certo emilius o altri che adamas,sciama anche sul blog di grillo,ed in effetti ho letto quanto vi ha scritto, ma ad essere sinceri pur essendo elevato il contenuto politico scritto a Grillo, penso che sia qualcuno che si spaccia per lui, teste troppo diverse,seppur raffinate, ma non lo vedo proprio Adamas fare politica umana,quello gia se la gode e fotte, se mi pasi il termine scempioso. e truculento da non dire davanti ad una signpra per bene come te. .Cordialmente. Confiteor

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          • CONFITEOR Says:

            IL Loro politburo’ e’ piu serio del nostro ed altri parlamenti,infatti mi risulta ,anche ,da fonte cinese,alto livello, che la Cina ha gia’ aperto non solo gli archivi, ma ospita ben due speci aliene,benevoli, soprattutto con loro. Insomma il loro Comitato Centrale, ha centrato gli obiettivi seguendo le direttive aliene e di ADAMAS, sia sul loro sviluppo socio-economico, sia sul loro lintelletto e politica di unificazione planetaria. Infatti ti sei mai chiesta perche gli USA ,SEPPUR POTENTISSIMI ,NON HANNO MAI ATTACCATO LA CINA?sei servita con le mie revelations. CONFITEOR

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    • Sfinge Says:

      Marisa ti ha gia’ risposto il Celeste Adamas ,svelando la genesi della creazione degli universi ed i segreti del ns.sistema INSOLARE, tra i quali ,appunto, parla di pianeti ,a noi vicini, non solo abitati ma,alcuni, pure colonizzati dai noi umanoidi., e vestigia attive o ben conservate di altre civilta’ cosiddette aliene.,viventi ed agenti. Insomma dopo tante critiche su cio ‘ che il divino Adamas ha scritto ,quasi due anni or sono, viene riscontrato,tardivamente, dai nostri studiosi e relative tecnologie Non fare la gnorri Marisa. SFINGE

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      • Sfinge non ho mai criticato adamas né fatto lo gnorri – su che?

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        • Sfinge Says:

          E’ questo il tuo ptoblema, mi risulta che il celeste ADAMAS, dietro le ovattate o fumose quinte dei blog ti ha sempre difeso attaccando di brutto coloro che ti irridono dandoti pure della stralunata,stravagante,ossessiva e posseduta dai demoni ASURA.ciao.SFINGE

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          • Sfinge se io dovessi stare a sentire le critiche sul mio conto.. sono abbastanza indaffarata non me ne accorgo neppure! cmq è vero ho notato che adamas sembra apprezzare cosa scrivo- di sicuro entra nei meandri delle vicende , parola per parola! Inutile dire che ci penso sempre, anche se non vado certo a rompergli le scatole. E inoltre: più che scrivere (per comunicare) che devo fare? Ma vedi, io non ho meriti, sono io che scrivo e insieme non lo sono. [gli Asura erano dei primordiali, in seguito detronizzati dai Deva]

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          • quando i Deva si sostituirono agli Asura attribuirono a se stessi un carattere positivo , per cui gli Asura rimasero etichettati negativamente- mentre costoro erano più in antico prima dell’ introduzione dei deva, divinità assolute, il respiro stesso dell’ essere. Sfinge io cmq non so nulla di costoro che mi irridono ecc. Dove li hai visti?

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        • GREGORIO Says:

          Letterata Marisa,e sorella ,sei pregata ,quando enunci,pronunci,descrivi o scrivi sul Celeste Adamas,di usare la A maiuscola,per Adamas e non la volgare minuscola ,non didatticamente corretta, trattandosi di una divinita’..cordialmente. ( Sno rientrato dagli esercizi spirituali ,presso convento Clarisse in Norcia…..vi assicuro…atmosfera estasiante,oserei adamitica…visto che lo seguono anche nei conventi,oltre che nelle diocesi e parrocchie di mezzo mondo, il celeste ADAMAS). Mi riferiscono,inolttre del tuo “mariage ” con ALFRED…IL BIRICHINO E BRICCONCELLO. Cordialmente.benedicente,semper. .Mons. Gregorio -catecumenista catacombale.,nonche’ Cavaliere del Santo Sepolcro.

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          • gregorio sorry- in internet a volte si scrive tt minuscolo così, senza l’idea di offendere o non offendere- cmq l’osservazione è giusta, anche se siamo in internet dove si comunica spesso per acronimi e abbreviazioni la corretta stesura della lingua va rispettata, maiuscole comprese- quindi scriverò sempre Adamas- tuttavia io mi firmo umilmente in minuscolo- (marisa).

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  9. Gabri la lettrice che mi ha scritto si chiama Alessandra Scialla- senza firma sembra che il commento me lo sia scritto da me.

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    • LAUDANI Says:

      Ai pochi detrattori ed ai molti estimatori di Colui ,da voi definito ,” celeste e divino Adamas” sapete chi e ‘? Veramente ADAMAS? . e’ IL predittore del ns. futuro prossimo,pur scrivendo a mo’ di metafora,profezie, avveniristiche … fantascientifiche, molto realistiche. Penso che dietro il suo VOLTO-MASCHERA si celi qualcuno agente nel campo tecnologico e ,segnatamente, fisica dei quanti ,provetto astronbomo,fisico nucleare, non c.e’ altra spiegazione e detto da me, ingegnere aereospaziale potete fidarvi,pur non essendo ne’ divino ne’ celeste. Cordialmente. Ing. Walter LAUDANI, ( Pasadena-U.S.A.)

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      • Emilius Says:

        Ecco un altro ing. Laudani, detto il Cazzarola…
        se avesse detto di essere l’agente 007, forse gli
        avremmo creduto… 🙂

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    • SACRIPANTE Says:

      Ma che ce frega se la tua amica-nemica si chiama SCIALLA..Parlaci di ASURA ed i suoi mitici abitanti,ovviamente dopo ADAMAS il celeste. il quale ti assiste e protegge e tu fai finta di snobbarlo,pur essendone non solo ammaliata, ma anche innamorata. e ce credo…ce credo…..visto che Adamas e’ una potenza celeste cherubinica. ciao.SACRIPANTE

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    • CONFITEOR Says:

      Infatti, Marisa il tuo limite ,illimitato, e’ proprio un limite di disistima e sottostima per cio’ che scrivi e sei, peraltro scrivi benino, ed intrighi…molto, Sembra quasi che trai un orgasmo nichilistico-masochistico-edonistico-esibizionistico…degradandoti con la m minuscola, eppoi chi se ne fotte delle regole di internet, mi viene da ridere, quando raccomandano di scrivere in minuscolo…per non “urlare ” on line, insomma io Adamas ,che scrive in maiuscolo, lo leggo benissimo , non sento urla,,,ma mi facciano il piacere questi quattro co…ni che hanno imparato ad usare,a modo loro, il computer. infine internet e’ di tutti non ha padroni, si puo, ivi, blaterare di tutto, senza offendere,non lo fa il celeste ADAMAS, perche lo devono fare gli zotici ignoranti, che hanno lasciato delebili tracce sul loro nulla culturale. Ciao Sfinge

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      • CONFITEOR Says:

        Sfinge non usare il mio nick CONFITEOR, ,quando pettegolic on Marisa od altri,presumo sia uno sbaglio ma statte accuorto o mi incazzo, anche se sei amico del celeste.. Confiteor

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      • Emilius Says:

        Confiteor, Sfinge, Adamik, mons. Gregorio…
        stessa persona? I dubbi sono forti, quasi certezza. 🙂

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        • emilius nn conosco qs Adamas e nn ho motivo di dubitare della sua genuinità- trovo solo un pò strano che tanta gente in uno stesso blog infiori il nik o nome di Adamas con aggettivi superlativi, in cui i termini CELESTE e DIVINO sono quelli più ripetuti- ma anche INGEGNERE AEROSPAZIALE , ASTRONOMO e mille altre cose, profeta e trasvolatore delle innevate cime tirolesi.. non credo che chi scrive qui faccia parte di un drappello tipo personale guardia del corpo di un Adamas-Mishima- ma non perché lo dica lui ma perché così risulta dal coro dei suoi estimatori.. beh davvero viene il dubbio di uno-nessuno e centomila – ciao a tutti BUONA FINE DEL MONDO mi raccomando portiamoci il pc dal.l’altra parte.

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          • uno nessuno e centomila La fine del mondo e rimandata Marisa al 15 febbraio per questo fine 2012 gustiamoci un bel marcato spumante vista la crisi niente champagne ^_^

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      • confiteor hai ragione! ogni tanto mi sento dire quel che mi dici, e che nn mi va di ripetere. Maiuscole o minuscole internet o non internet… ognuno scrive come gli pare. In effetti scrivendo tutto minuscolo e con abbreviazioni (tipo tt x tutto)sembra di scrivere + in fretta, nient’altro. Dunque… anche altri vedono la neve o puntini bianchi tipo neve mentre scrivono qui? o è una cosa natalizia di gey?

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        • CONFITEOR Says:

          Marisa era giusto per precisare visto che, tempo fa ,ho letto una tua critica sulla sintassi,grammatica verbi e punteggiatura su Adamas il divino, come lo avete chiamato. Se vuoi saperlo ,Adamas non si sporca le mani ,digitando, ma ha uomini e donne,informatici che lo fanno per lui; Egli detta,ed ordina. te lo do per certo,poiche sono stato ospite in alto adige nella sua immodesta villetta (leggasi villona) con tanto di lago e parco,vigilati a vista e comunque impenetrasbile poiche ha fatto attivare ogni diavoleria elettronica e tecnologica per non essere disturbato o vissuto da altri. In zona lo adorano,tutti, italiano e Krucchi, vista la sua alterita e munificenza economica,insomma e’ oltre Berlusconi,molto oltre poiche prima vive e nutre il Suo Spirito e Conoscenza, poi si occupa della famelica materialita’ che non lo affligge. Tu che sei vegetale, saresti un buon brodetto vegetale per il Celeste. Ciao Confiteor

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          • Emilius Says:

            ….E tu, Confiteor, anonimo tra gli anonimi, quali credenziali hai per dimostrare le ca… te allucinanti che vai scrivendo? Vergognati, e disintossicati.

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          • confiteor, ok ogni tanto faccio qualche osservazione ma non tanto su sintassi ecc scritti correndo in internet, ma su termini o plateali svarioni che niente hanno a che fare con talune scorciatoie da internauti- nn ricordo l’errore che avevo sottolineato- ma qs che ha a che fare col villone del da tutti adorato Adamas? lui detta e uomini e donne informatici scrivono? buon per lui- e quindi?

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          • emilius ha ragione- chiunque può dire di vivere qui o là – arrampicato sui picchi dell’ himlaya o chissà dove- e anche se fosse? dovremmo ammirare i ricchi, i più ricchi di berlusconi, i super ricchi?

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    • SFINGE Says:

      Informati bene, sulla storia occulta del mondo e della sua evoluzione,prescindendo da cio che ci ha comunicato il divino e celeste Adamas del quale, mi par d,aver capito condividi moltissimo, e fai bene; dicevo prima dei deva e degli atlantidei eisteva,ed esiste, una supervicilta’ sottorenaea gli AHANTI, L.INGRESSO DEL LORO MONDO e’ a SHANGRILLA,spacciata da molti detrattori, quale mito o fandonie. A tal proposito trovati e leggiti,il RE DEL MONDO,RIMARRAI ESTASIATA, in modo adamatico. Comunque mi piace come scrivi e narri le prodezze palesi degli ASURA e quelle celate tue, dunque sei una viziosa in pectore non so se di ADAMAS, o Gregorio., E NON FARTI IMBABOLARE DA EMILIUS IL PROCIONE. e strafottitene delle critiche, di pseudo intellettuali da due soldi tipo emilius,hans ecc.. tutta invidia.Bay SFINGE

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  10. gey sei davvero una grande persona. Ho scritto alla tua email – spero di incontrarti nella reality ordinaria, nell’attuale involucro, magari all’ herrys bar , con Gregorio e camerieri alieni trasparenti.

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  11. Te lo dovevo Marisa anche se purtroppo e l’ultima cosa nell’ambito rubriche che pubblico ma ti era promesso complimenti un libro davvero bellissimo avvvincente leggendolo ti addentra nel mondo di Asura sono sicuro che in molti lo apprezzeranno a presto Marisa By Gabry

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  12. gey è meraviglioso quello che stai facendo

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    • JACK MITRASUDRA Says:

      C’e’ un’aria Lovercraftiana, mi piace

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      • VIPERA Says:

        Jack Mitrasuda ma il Celeste ADAMAS CHE FINE HA FATTO? Te lo chiedo perche sparito Lui eri sparito anche tu,non prenderci per i fondelli,confessa o sei Adamas il celeste o sei in simbiosi ed osmosi con Egli, il divino. VIPERA

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        • JACK MITRASUDRA Says:

          No Vipera non sono nessuno…Adamas lo seguo da quando chiedeva consigli online su Windows e Google…
          Appaio ogni qualvolta leggo le sue parole per bocca di altri Alter Ego che sono parte di lui. Gli altri che commentano qui a parte pochi sono vuoti riflessi dello zero…non dico che costoro siano i pro o i contro Adamas attenzione.
          Leggete bene i messaggi nel blog. Qualcuno pensa di essere simpatico e gia’ ha cominciato a lasciare messaggi nascosti, bravi…

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          • VIPER Says:

            Jack Mitrasuda,premesso che posso assicurarti che il Celeste ADAMAS ti vuole un gran bene e ti stima, voglio farti una confidenza,poiche lo conosco di persona , Adamas e’ una testa gorssa,grossa non nel senso di dimensione ma di multicultura polivalente,ma e’ anche bizzaro ed insolito,anche perche non ha problemi esistenziale ed economici di alcun genere,dicevo Adamas faceva finta di chiedere spiegazioni balzana,malsane,o veritiere tecnologiche poiche dalle tue ed altre risposte,voleva soppesare le risposte fossero attenenti o meno, Il Celeste con l.informatica ci va ha nozze,pur non essendo un patito ed un fanatico,visto che e’ anche proprietario din una nota Industri,in Austria di componenti elettronici avanzati,per computer, missili spaziali ecc…Gli sei piaciuto perche ‘ le tue risposte erano sensate. Guarda Adamas, pur di conoscere con chi ha a che fare, sia nella vita che on-line si spaccia anche per barbone tecnologico,nullatenente,ignorante,divertendosi un mondo. E’ fatto cosi e passa il suo tempo ammazzando il tempo nella sua elevata ma polimorfica essenza e comportamenti.. Ciao Viper

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          • Emilius Says:

            Viper, ma mi facci il piacere, mi facci…
            Totò è piú divertente di te….
            Da dove hai preso l’ispirazione di te e Adamik in Austria… da Totó e Peppino a Berlino? 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂

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          • VIPER Says:

            Be Jack fa piacere che sei tra i seri estimatori del Celeste ADAMAS ammetti dunque che e’ un personaggio dalla molteplice ed inusuale cultura, sia essa cosmologica,cosmogonica e tecnologica, si ho letto anche io che ADAMAS, si divertiva un mondo a presentarsi come un incompetente a caccia di suggerimenti sui computer o loro uso e programmi, E’ fatto cosi’,comunque il celeste non ha mai fatto del male a nessuno ne offeso alcun, da la carne, e fustigate, solo agli imbecilli,zotici ed ignoranti con spruzzi di arroganza e supponenza. Cio’ che apprezzo in ADAMAS e’ che non scende, quasi mai, di livello comportamentale per confutare o replicare alle cazzate ed offese altrui,veramente aristrocratico,signore e coltissimo. Ovviamente tutto cio’ disturba i nulla dicenti o malpensanti. Ciao VIPER

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    • ALFRED Says:

      La meravigliosa sei tu , Marisa, Marisa delle mie brame, ASURIANE ED USURANTI LA MENTE…la donna piu eccellente del reame dopo il div celeste Adamas. Ciao e baci pre natalizi. Alfred

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      • GREGORIO Says:

        Alfred,prima di convolare a fichi ,e nozze, con la succulenta,sugosa Marisa, passa da me in confessionale, per istruzioni “ad hoc”, su come reprimere i sensi deleteri della lussuria,elevando,anche nel talamo coniugale, o meno, lo Spirito.Sei stato divertente nel riferirmi che il celeste ADAMAS, come dono di nozze, vi fara ‘dare un passaggio U.F.O., fino ad ALPHA CENTAURI, ove godrete le ” meraviglie delle meraviglie ” ultraterrene .Benedicente, semper, Mons.Gregorio

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    • ALFRED Says:

      Marisa che ti sta facendo il torbido Geyar ? guarda che ti voglio,io ,in ISPOSA. Baci ALFRED

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